Guerra Ucraina-Russia, concordata tregua per corridoi umanitari in due città

Guerra Ucraina, “la Russia dichiara un corridoio umanitario e un cessate il fuoco dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) per l’uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha. Corridoi umanitari e vie di uscita sono stati concordati con la parte ucraina”. Lo rende noto il ministero della Difesa russo. Intanto i russi si stanno avvicinando alla seconda centrale nucleare alla seconda più grande centrale del Paese, sono a “una ventina di miglia (32 km)”. A denunciarlo nella notte l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, senza indicare il nome dell’impianto.

Secondo Energoatom, organismo ucraino di supervisione delle centrali nucleari, il secondo più grande impianto del Paese è quello di Yuzhnoukrainsk, nella regione di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina.

L’offensiva di Mosca è continuata nel decimo giorno di conflitto con il supporto aereo e l’uso di armi di alta precisione. Secondo le forze armate ucraine la Russia sta lavorando per circondare Kiev e Kharkiv. La difesa nella capitale continua a respingere “l’offensiva nemica” e a infliggere sconfitte alle truppe attaccanti, secondo il rapporto.

Il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko denuncia “attacchi spietati” contro la sua città, sotto assedio da giorni da parte delle forze, parlando di “un altro giorno difficile”. Boychenko ha chiesto l’apertura di corridoi umanitari per permettere l’arrivo di generi alimentari e cibo.

Un terzo round di colloqui tra Ucraina e Russia è previsto in Bielorussia questo fine settimana. Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha detto che mentre gli ultimi colloqui erano stati sorprendentemente costruttivi, l’Ucraina non avrebbe soddisfatto le dure richieste della Russia. E che il presidente Volodymyr Zelensky “non farà alcuna concessione che in un modo o nell’altro degradi la nostra lotta che si sta conducendo oggi in Ucraina per la sua integrità territoriale e la sua libertà”.A rendere nota la notizia di un nuovo round di colloqui tra Kiev e Mosca è stato ieri il presidente russo Putin durante una telefonata con il cancelliere tedesco Scholz in cui ha manifestato la sua disponibilità al dialogo “a condizione che tutte le richieste russe siano soddisfatte”. Putin ha quindi elencato durante la telefonata le sue condizioni, dalla “smilitarizzazione” e “denazificazione” dell’Ucraina, allo status neutrale e non nucleare del paese. Mosca chiede anche che la Crimea, annessa all’Ucraina nel 2014, sia riconosciuta come territorio russo e che sia esercitata la sovranità entro i confini amministrativi delle regioni separatiste di Luhansk e Donetsk. (Adnkronos)

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