Il futuro delle vendite dell’auto sarà sempre più digitale?
(Adnkronos) – Sono molteplici le cause che hanno portato alla crisi che il mercato dell’automotive sta attraversando negli ultimi anni. Prima tra tutte l’emergenza sanitaria, che ha comportato la chiusura di molte concessionarie. In secondo luogo, il lungo conflitto russo-ucraino che ha causato una drastica diminuzione delle materie prime con conseguente impatto nelle catene di approvvigionamento. Infine, una mala gestione generale degli incentivi del 2022 ha provocato un avanzo del 44% dei 650 milioni di euro previsti per il settore. A tale proposito Intesa, società del gruppo Kyndryl ha voluto sviluppare un’analisi dei principali trend che riguardano il futuro dei dealer del settore. “Secondo i dati dell’Automotive dealer report 2022, il numero dei dealer del settore automotive è in costante diminuzione dal 2007, registrando un calo in questi ultimi anni del 56%, mentre le immatricolazioni sono diminuite del 10% rispetto al 2021, segnando il record peggiore dal 2010, a esclusione solo del 2013, spiega Adriano Martucci, Business Consultant di Intesa, Kyndryl Company. Se da un lato i concessionari auto guardano sempre più alle aggregazioni, in modo da aumentare il fatturato di gruppo e contrastare più efficacemente le criticità del mercato, dall’altro sono sempre più numerosi i dealer che stanno intervenendo nei propri processi di digitalizzazione, introducendo modalità ibride tra fisico e digitale che potranno modificare il ruolo dei concessionari così come lo conosciamo adesso”. Il nuovo regolamento BER (Black Exemption Regulation) promuove la vendita digitale al posto di quella fisica (da finalizzare poi in concessionaria) e, soprattutto, incentiva la figura dell’agente. Tutto questo rivoluzionerà il ruolo dei dealer che passeranno da essere concessionari ad agenzie di vendita attraverso modalità più o meno ibride. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)