Il principe Alberto di Monaco al santuario francescano della Verna
(Adnkronos) – Il principe Alberto II di Monaco ha visitato, in forma privata, il santuario francescano della Verna, in provincia di Arezzo. Ad accoglierlo il padre guardiano del santuario, padre Guido Fineschi, il sindaco di Chiusi della Verna, Giampaolo Tellini, il presidente di Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari, e alcuni frati francescani, tra i quali il vicario fra David Gargcic e fra Francesco Bartoli, oltre a fra Livio Crisci, ministro provinciale dell'Ordine dei Frati Minori della Toscana. Alberto II di Monaco, in occasione della sua visita in Italia, accompagnato dall'ambasciatrice del Principato in Italia, Anne Westwood, si è recato nei luoghi amati dalla madre, la principessa Grace Kelly, che a Chiusi della Verna nel settembre 1968 soggiornò tre giorni insieme alla figlia Carolina, allora undicenne impegnata in un campeggio estivo nel Casentino. La principessa Grace all'epoca si recò in pellegrinaggio al santuario dove San Francesco d'Assisi, esattamente 800 anni, ricevette le sacre stimmate. A sorpresa, il principe è stato salutato da fra Ivano Nasini, il novizio che ebbe modo nel 1968 di incontrare sua madre. L'archivista del santuario, fra Michele Pini, ha mostrato al principe alcune foto e cronache della visita della madre. Il principe Alberto II di Monaco e la consorte Charlène sono arrivati oggi pomeriggio verso le ore 15 in auto alla Verna; poi dalla foresteria a piedi la coppia reale ha raggiunto il santuario e dal piazzale prospiciente hanno ammirato la vallata del Casentino. Tappa, quindi, alla Cappella delle Stimmate, dove il sovrano si è raccolto in preghiera; nella Basilica, dove ha ammirato le terracotte invetriate rinascimentali della famiglia della Robbia; infine nel refettorio del sacro convento, dove è avvenuto lo scambio di doni tra il principe e i frati francescani. Il principe Alberto II si è detto "emozionato" dalla visita al santuario della Verna, anche perchè ha ripercorso il cammino della madre Grace Kelly. E poi, parlando brevemente con i giornalisti, ha esaltato i valori della difesa dell'ambiente e della pace che richiamano il luogo caro a San Francesco. "E' assai emozionante per me vedere questo luogo in questo importante anniversario degli 800 anni delle stimmate ricevute da San Francesco e vedere anche le tracce della visita della mia mamma e di mia sorella – ha dichiarato il sovrano – Oggi viviamo in un'epoca difficile, dobbiamo trovare l'ispirazione da esempi come quello di San Francesco. Oggi la responsabilità è enorme anche per le piccole nazioni". La visita in terra aretina del sovrano di Monaco prosegue domenica 15 settembre, quando visiterà il borgo di Rondine Cittadella della Pace. Il Principato di Monaco è tra i sostenitori della campagna 'Leaders for Peace'. La firma è stata apposta un anno fa nella sede del Ministero degli Affari esteri e Cooperazione internazionale del Principato alla presenza della ministra degli Esteri Isabelle Berro-Amadeï, come recentemente ricordato, in occasione dell’anniversario della reggenza del Principe Alberto II, da Anne Eastwood, Ambasciatrice di Monaco a Roma, che accompagnerà il Sovrano in visita assieme al Console Onorario del Principato di Monaco a Firenze, Alessandro Antonio Giusti. Con la sottoscrizione della campagna 'Leaders for Peace', lanciata alle Nazioni Unite di New York nel 2018, anche il Principato si è impegnato nel sostegno alla formazione di nuovi leader globali in grado di intervenire nei principali contesti di guerra del mondo, per promuovere lo sviluppo di relazioni sociali e politiche pacificate. Un aspetto da sempre fortemente attenzionato dalle istituzioni monegasche, anche tramite la Coopération monégasque au développement, e che ha portato al riconoscimento del valore del 'Metodo Rondine' per la trasformazione creativa dei conflitti in particolare nei sistemi d'istruzione nazionali e laddove il conflitto costituisce un ostacolo allo sviluppo umano integrale e ai diritti umani universali. Attenzione che oggi si rinnova con la visita del Principe Alberto, che affronterà il tema della costruzione della pace insieme ai giovani che arrivano a Rondine da tutto il mondo per formarsi come leader di pace e impegnarsi su scala globale nella riduzione dei conflitti armati e nella promozione della pace. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)