Impianto di Biodigestione di A2a nella Valle del Mela. Le associazioni ambientaliste: “Bocciatura Via-Vas? Chi favorisce le discariche è solo chi non rispetta le leggi”
“Chi favorisce davvero le discariche e gli affaristi dell’incenerimento sono le SRR che non pianificano nel rispetto delle leggi vigenti ed i Sindaci che non avviano e organizzano correttamente le raccolte differenziate” – Con questa premessa le associazioni Rifiuti Zero Sicilia, Associazione Italiana Compostaggio Sicilia, WWF Sicilia Nord Orientale, Generazioni Future Rodotà, Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini, Associazione Mediterranea per la Natura ed il Ramarro Ecologia e Cultura, prendono congiuntamente posizione rispetto alle dichiarazioni susseguitesi contro la decisione della Commissione Regionale Via-Vas di bocciare il progetto del colosso industriale A2a nella Valle del Mela.
“Continuiamo ad assistere all’avallo di specifici progetti presentati da gruppi imprenditoriali ed alla approvazione a priori di specifiche tecnologie di trattamento dei rifiuti”.
Ricordiamo, a tal proposito, i casi dell’impianto di Bellamagna Zimmardo a Pozzallo (Rg) e di quello di Mazzarrà Sant’Andrea (Me) per i quali alcune associazioni sono attualmente impegnate nei ricorsi al TAR.
Ritenendo che il problema della gestione rifiuti in Sicilia sia strettamente legato all’inosservanza delle leggi troviamo intollerabile che si protesti quando queste vengono rilevate e osservate.
In riferimento alla bocciatura da parte della commissione regionale Via – Vas del progetto A2a Energie Future nella Valle del Mela, rimaniamo quindi sconcertati nel leggere l’aspra contestazione susseguitesi sugli esiti di questa decisione in quanto il parere negativo del CTS non entra nel merito del progetto tecnico proposto dal colosso dell’incenerimento A2a ma verte sull’applicazione delle leggi vigenti ed in particolare di una legge regionale
La legge 9/2010 stabilisce che gli impianti che si intendono utilizzare nell’ambito territoriale della gestione rifiuti insieme alla nuova impiantistica prevista devono essere inseriti all’interno dei Piani di Ambito della SRR di riferimento. Il CTS ha osservato che l’impianto in oggetto, come definito dalla stessa SRR Messina Area Metropolitana, non rientra tra quelli previsti, come da nota prot. ARTA n.14975 del 11.03.2020.
Nello scambio di posizioni sulla questione di Valle del Mela viene inoltre supposto, nell’immaginario collettivo da una parte del mondo ambientalista, che la soluzione del “grande impianto industriale” sia da ritenersi la più avanzata e più scientifica.
Vogliamo quindi ricordare che secondo il Piano d’Azione per le tecnologie ambientali nell’Unione Europea le tecnologie compatibili con l’ambiente non sono solo tecnologie singole, ma un sistema totale tecnologico compatibile con la tutela ambientale e che comprende know how, procedure, beni e servizi, apparecchiature e procedure organizzative e di gestione. La capacità di saper cogliere la complessità del sistema (non la sua complicazione) è essenziale per offrire soluzioni tecnologicamente avanzate.
In questa prospettiva quindi, la diffusione delle pratiche di compostaggio nonché di impianti di trattamento anche aerobico non possono essere considerati obsoleti o superati nella logica di autosufficienza gestionale dei territori, soprattutto in territori dalle caratteristiche morfologiche quali proprio costa Tirrenica della Sicilia.
È certo che in Sicilia siamo ancora ben lontani dall’aver compreso la rivoluzione che attende di essere portata avanti nel mondo dei rifiuti nel rispetto dei principi della circolarità e del recupero di materia. Qui purtroppo non si fa ancora distinzione tra economia circolare ed “economia (dei pochi) che circola”. L’obiettivo Rifiuti Zero non si raggiunge costruendo mille impianti senza badare alle leggi vigenti ma realizzando “gli impianti” che servono alla comunità nel rispetto del principio di prossimità, della sussidiarietà circolare, di legittimità e della tutela del bene comune”.