Incendio Altofonte, oltre 1000 sfollati. La sindaca: “Restate a casa
Sono oltre mille gli sfollati ad Altofonte e nei dintorni a causa del vasto incendio che ha colpito il territorio. A dirlo all’Adnkronos è il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, l’ingegner Agatino Carrolo. “Stiamo effettuando le operazioni di bonifica dei prati e della zona boscata – dice – adiacente alle case per consentire agli sfollati di tornare nelle loro abitazioni’.
“Tutto il personale dei vigili del fuoco e gli interventi sono stati gestiti dal Posto di Comando Avanzato allestito presso il campo sportivo del comune di Altofonte, che ha fatto da punto di riferimento anche per la popolazione assicurando loro assistenza, in quanto a causa dell’incendio si è reso necessario l’evacuazione di oltre 400 persone dalle rispettive abitazioni poiché minacciate dalle fiamme”, hanno spiegato questa mattina i vigili del fuoco. (VIDEO)
“Sul posto anche 3 ambulanze per garantire laddove necessario il soccorso sanitario- dice ancora il Comandante Provinciale Agatino Carrolo- Le operazioni di spegnimento sono state rese difficoltose per il forte vento di scirocco da sud-sudest con raffiche fino a 50/60 km/h”.
LA SINDACA: “RIMANETE A CASA” – “Tre canadair interverranno per spegnere l’incendio che è ancora in atto nel nostro territorio. I vigili del fuoco e la protezione civile stanno continuando l’opera di bonifica dei siti interessati dalle abitazioni”, dice la sindaca di Altofonte (Palermo) Angela De Luca dopo la notte di incendi che ha colpito il territorio. Sono decine le persone che hanno lasciato le proprie abitazioni. “Invito tutti a non spostarsi dai luoghi nei quali si trovano per non intralciare le operazioni. Vi comunicherò al più presto quando potrete rientrare nelle vostre abitazioni”, conclude la sindaca. “La situazione continua a rimanere grave. Le squadre continuano ad operare per far fronte all’incendio ancora in atto, e spostatosi anche nel versante di Piana degli Albanesi. S’invitano i cittadini a rimanere a casa per facilitare le operazioni in corso e di non spostarsi sui luoghi interessati”: questo l’appello lanciato da Angela De Luca, che da ieri sera segue da vicino gli incendi che hanno distrutto ettari di bosco. “S’informa che alcune condutture della rete idrica hanno subito gravi danni e che quindi potrà verificarsi qualche disservizo”, dice.
CORDARO: “ASCOLTATE I VIGILI DEL FUOCO” – “Voglio raccomandare, in queste ore così drammatiche, ai cittadini di Altofonte di ascoltare le indicazioni degli Agenti del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco in azione sui luoghi”, scrive su Facebook l’assessore al territorio della Sicilia Toto Cordaro dopo il vasto incendio che ha colpito il territorio. “Sono state evacuate alcune villette e tutti gli uomini disponibili e tutti i mezzi sono impegnati sul fronte del fuoco- dice – Stiamo facendo tutto il possibile e anche di più. Speriamo bene”.
EX SINDACO: “HANNO ASSASSINATO UN PAESE” – “Questi delinquenti hanno assassinato un paese”. Lo dice Vincenzo De Girolamo, l’ex sindaco di Altofonte, parlando dell’incendio che ha devastato oltre 200 ettari di bosco e altri 200 di vegetazione. “Con la distruzione della Mohara finisce Altofonte”, dice. “Sono criminali e delinquenti”, ha aggiunto tra le lacrime.
COLDIRETTI: “MANCATA PREVENZIONE” – “Agosto è stato uno dei mesi più devastanti per il territorio siciliano. Non sono state assolutamente messe in campo attività adeguate per contrastare prima di tutto le azioni di criminali che mettono a repentaglio la vita umana devastando intere zone”. Lo afferma con Coldiretti Sicilia con riferimento all’incendio che questa notte ha visto Altofonte (Pa) in preda alle fiamme con centinaia di sfollati.
“È chiaro che siamo di fronte ad un vero e proprio piano criminale che distrugge migliaia di ettari di boschi, macchia mediterranea malformando il territorio per sempre – dice – Occorre avviare piani antincendio già dall’ inverno – aggiunge Coldiretti Sicilia – altrimenti come ogni anno siamo costretti a rincorrere le emergenze. Il diffondersi dei roghi è favorito dalle alte temperature anche se il 60% di essi è di origine dolosa, ma è pure effetto della chiusura delle aziende agricole: Nella maggioranza dei boschi italiani non si trova più la presenza di un agricoltore che – evidenzia la Coldiretti – possa gestirli in un Paese come l’Italia dove più di 1/3 della superficie nazionale è coperta da boschi per un totale di 10,9 milioni di ettari. La corretta manutenzione aiuta a tenere pulito il bosco e ad evitare il rapido propagarsi delle fiamme in caso di incendi”.
“Ci vogliono almeno 15 anni per far rinascere tutto l’ecosistema forestale – spiega la Coldiretti –. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli”. (Adnkronos)