Investire in fondi comuni di investimento conviene? Una guida con tutte le informazioni
(Adnkronos) – Milano 3 ottobre 2023. Quando si parla di fondi comuni di investimento, si fa riferimento a degli strumenti finanziari che investono i risparmi dei sottoscrittori in titoli azionari e/o obbligazionari. Consentono anche a quanti possiedono capitali ridotti di diversificare il proprio capitale, così da ottenere un guadagno. Oggi, esistono oltre 25.000 fondi sul mercato e scegliere, talvolta, potrebbe rivelarsi un’impresa tutt’altro che semplice. Come orientarsi, allora, in un settore così vasto? Un’ampia analisi realizzata da SoldiExpert
SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, punta a fare chiarezza sull’argomento.
Investire in fondi comuni di investimento è una strategia adottata da moltissime persone. Come appena anticipato, si tratta di strumenti finanziari che impiegano i risparmi di numerosi
sottoscrittori. Contengono al loro interno diversi titoli (obbligazioni, azioni, ETF o altri fondi), in base alla categoria a cui appartengono. Ogni sottoscrittore riceve una o più quote del fondo, a seconda del capitale investito e al valore della quota al momento dell'acquisto. Il rendimento o la perdita collegati ad un fondo comune di investimento sono direttamente legati all'apprezzamento o deprezzamento del valore delle quote. Secondo la classificazione effettuata da Fida Informatica, oggi, esistono più di 25.000 fondi comuni
di investimento tra cui i risparmiatori italiani possono scegliere (ossia di cui è disponibile la classe “retail”). Nei dettagli, i fondi che investono in azioni sono oltre 5.000. Mentre i fondi comuni azionari
internazionali, ovvero quelli che focalizzano i loro investimenti sulle azioni delle società con la maggiore capitalizzazione a livello globale, rappresentano la categoria più numerosa. Offrono inoltre una maggior diversificazione, sia dal punto di vista settoriale che geografico. In ambito azionario, è possibile individuare diverse categorie di fondi che si differenziano per il settore specifico o l'area geografica in cui concentrano le loro risorse. Vi sono, ad esempio, fondi che puntano esclusivamente su azioni statunitensi o su imprese europee. Allo stesso modo, esistono fondi azionari specializzati che selezionano unicamente società quotate nel settore dei beni di consumo, dell'energia e delle materie prime, oppure concentrati esclusivamente in titoli finanziari, come banche e assicurazioni, o in imprese del settore tecnologico. In linea generale, quanto più specializzato è un fondo, minore è la diversificazione delle risorse che offre e, di conseguenza, il potenziale rischio che l'investitore assume. Naturalmente, se si ha la fortuna o la competenza per selezionare il settore più promettente tra le varie opzioni disponibili, è possibile ottenere rendimenti più elevati rispetto all'acquisto di un fondo comune azionario che copre tutti i settori. A differenza di quelli azionari, i fondi comuni obbligazionari offrono statisticamente rendimenti più bassi, ma anche rischi relativamente minori in termini di volatilità negativa del capitale. Tra i fondi obbligazionari considerati meno pericolosi vi sono quelli che acquistano obbligazioni governative a breve termine, nonché i fondi monetari che investono in titoli quotati in euro. La seguente tabella elaborata dall’Ufficio Studi di SoldiExpert SCF presenta alcune delle principali categorie di comparti azionari e obbligazionari. Mostra, inoltre, il rendimento medio annuale lordo
degli ultimi sette anni (agosto 2016 – agosto 2023), l’oscillazione media negativa, o “average pain” che il risparmiatore avrebbe dovuto sopportare e il drawdown calcolato sull’ultimo quinquennio.
Comparto/
Rendimento medio annuo/ Perdita media infra-annuale (average pain)/ Massima (drawdown) Azionario Globale/ 9,60%/ -10,20% /-33% Azionario Tecnologia/ 19,20%/ -7,60%/-31,20% Obbligazionario Globale/ -1,90%/ -5,60% /-20,80% Obbligazionario Euro Breve Termine/ -0,90%/ -5%/ -7,70% Obbligazionario Italia (BTP)/-1,20% /-7,90%/ -21%
L’average pain è un valore rappresentativo della fluttuazione negativa media che gli investitori dovrebbero attendersi durante ogni anno. Il drawdown, invece, è un valore estremo ed episodico che non è necessariamente destinato a ripetersi, ma che fornisce informazioni cruciali. Per ciò che riguarda i dati, negli ultimi sette anni il mercato obbligazionario (cedole incluse) ha registrato rendimenti negativi a causa dell'incremento dei tassi di interesse, che sono passati da negativi a positivi. È un elemento importante da considerare, poiché dimostra che rendimenti meno soggetti a fluttuazioni come quelli dell'obbligazionario non implicano necessariamente guadagni certi, stabili o costanti. Per questo motivo è importante nella costruzione di un portafoglio o di una strategia d’investimento complessiva con un consulente finanziario possibilmente privo di conflitti d’interesse e che fornisca informazioni realistiche e basate sulle effettive condizioni dei mercati e le evidenze, evitando la promozione di prodotti o strumenti finanziari apparentemente miracolosi. A differenza delle azioni e delle obbligazioni, i fondi comuni di investimento non sono quotati in tempo reale. Il valore di ciascuna quota del fondo, comunque, è facilmente accessibile online attraverso vari portali, come Morningstar e Quantalys, nonché dai siti web degli emittenti dei fondi stessi. Il valore finale viene calcolato valorizzando tutti i titoli detenuti dallo stesso fondo.
Ma quali sono i migliori fondi su cui puntare? Anche in questo caso, società come Quantalys e Morningstar effettuano una classificazione da 1 a 5, espressa in stelle. Maggiore è il numero di stelle detenute, migliore è il comportamento di quel fondo rispetto agli altri prodotti della categoria. Soltanto i migliori fondi comuni di investimento ottengono cinque stelle in base al loro rendimento passato, anche se è importante sottolineare che tale valutazione non può prevedere con certezza l'andamento futuro. Se si possiede un fondo valutato, ad esempio, con due stelle, è evidente che esistano opzioni migliori. Mettiamo che un risparmiatore abbia selezionato solo fondi da cinque stelle che, secondo alcuni criteri di classificazione, dovrebbero essere i migliori. È la scelta più adatta? Non è detto, poiché potrebbero esistere alternative che offrono una diversificazione simile a un fondo comune di investimento, ma a costi inferiori e con migliori rendimenti. Allora, come essere sicuri di intraprendere la strada corretta? SoldiExpert SCF offre la propria consulenza ai piccoli e grandi investitori per analizzare le migliori opzioni di investimento per ciascun risparmiatore e ha sviluppato anche un indicatore chiamato "SoldiExpert Fund Rating" che attribuisce un punteggio da 0 a 10 a oltre 18.600 fondi comuni. È possibile inoltre tramite SoldiExpert SCF richiedere un check-up finanziario e approfittare di una consulenza di mezz’ora gratuita riguardo al proprio portafoglio di fondi comuni di investimento. Del resto, quando si tratta dei propri risparmi, non bisogna accontentarsi della prima soluzione che viene proposta.
Questo contributo è stato realizzato da SoldiExpert SCF una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti in Italia, specializzata nel assistere senza conflitti d’interesse (la remunerazione è esclusivamente a parcella, fee only) investitori piccoli e grandi nella gestione del proprio patrimonio, selezionare i migliori strumenti (azioni, obbligazioni, ETF, fondi..) o prodotti in base alle specifiche di ciascun cliente e supportarli con il proprio Ufficio Studi come strategie d’investimento e analisi.
Link e approfondimenti
Sito ufficiale:
https://soldiexpert.com
Newsletter gratuita: https://soldiexpert.com/lettera-settimanale/
Email: ufficiostudi@soldiexpert.com
Canale video Youtube: https://www.youtube.com/user/SoldiExpert
—immediapress/economia-finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)