Italiani e risparmio energetico: il 60% ha cambiato stile di vita
(Adnkronos) – L’incremento del costo della vita degli ultimi anni ha sensibilmente influito sulle abitudini e gli stili di vita quotidiani, spingendo gli italiani a porre una maggiore attenzione allo spreco e a introdurre nuove routine per far fronte all’aumento delle spese. Non solo, una maggiore consapevolezza ha portato alla diffusione di comportamenti virtuosi dal risvolto economico e anche sostenibile. Queste sono alcune delle principali evidenze emerse dallo studio “Italiani, risparmio e buone pratiche” promosso da Samsung e svolto su un campione di oltre 1.000 persone, realizzato in collaborazione con Human Highway, istituto di ricerche di mercato specializzato nell’analisi dei cambiamenti nelle relazioni umane, prodotti dalle tecnologie e dal digitale, divulgate in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio. Lo studio descrive le azioni più diffuse compiute dentro e fuori casa, le motivazioni degli Italiani in ottica di risparmio e come la tecnologia possa supportare le persone nella loro quotidianità. Da ciò emerge quanto l’utilizzo di elettrodomestici smart e dispositivi tecnologici siano diventati cruciali in termini di efficienza energetica, risparmio e gestione dei consumi. Il tema dei consumi è diventato centrale nella vita di tutti i giorni per la maggior parte della popolazione, tanto che più di due rispondenti su tre (69,5%) si dichiarano estremamente attenti a limitarli il più possibile e sono disposti a modificare il proprio stile di vita. Un trend, questo, che cresce con l’età (il 64,4% della Gen Z vs il 74,4% dei Senior) e che vede i più giovani, Gen Z e Millennials più coinvolti in tematiche legate alla sostenibilità. Entrando nel dettaglio, tra le attitudini che si sono modificate maggiormente negli ultimi due anni, si attesta per prima l’attenzione al consumo di energia elettrica in casa, come dichiarato dal 55,6% degli intervistati, al quale fa seguito l’attenzione allo spreco di cibo (52,2%) anche complice l’aumento del costo dei generi alimentati e il bilancio sulla spesa del mese e l’attenzione al consumo di acqua (51,8%). Questi cambiamenti interessano trasversalmente tutte le fasce di età, con particolari differenze se parliamo di Gen Z che si dimostra la più sensibile verso lo spreco alimentare (62,8% vs il 45,8% dei Senior), mentre la fascia degli Adulti è la più interessata al consumo di gas (53,4%), e i Millennials spiccano per l’uso dell’aria condizionata (45,9%). Le due motivazioni principali alla base del cambio di atteggiamento sono una maggiore attenzione generale allo spreco (57,2%) e i rincari (55,3%) che si sono verificati negli ultimi anni. È innegabile che la preoccupazione legata alle correnti condizioni economiche si fa largo e pesa sempre di più sullo stile di vita degli italiani, tanto da superare la maggiore attenzione all’ambiente (42%) situata al terzo posto. In questo senso, svolge un ruolo determinante anche il cambiamento climatico, come per esempio il susseguirsi di estati sempre più calde, che per il 23% rappresenta il fattore principale dietro alle nuove abitudini di consumo. Le donne svettano sugli uomini e dichiarano di aver modificato il proprio atteggiamento per una maggiore attenzione allo spreco (59,5% vs 54,7%) e ai rincari (59,1 vs 51,4%). Dal punto di vista generazionale, invece, sono Adulti e Senior ad aver modificato i propri comportamenti verso una maggiore attenzione allo spreco e per colpa dei rincari più della Gen Z e dei Millennials. La Gen Z, al contrario, è più sensibile all’ambiente (46%) e viene influenzata maggiormente dalle condizioni ambientali. Italiani più consapevoli, quindi, tra i quali si fanno largo rimedi antispreco che fino a poco tempo fa erano vezzi per pochi ma che oggi diventano veri e propri stili di vita. Ecco che due rispondenti su tre dichiarano di riciclare sempre e il più possibile, o di dare una nuova vita agli oggetti, non più buttandoli con una certa leggerezza tipica di qualcosa che non funziona più, ma riparandoli prima di cedere a un nuovo acquisto. Fuori casa si fa sentire l’aumento del carburante e un intervistato su tre dichiara di preferire l’utilizzo della bicicletta o una camminata rispetto all’auto e il 7% del campione non utilizza l’auto se è da solo. Anche in questo caso, sono soprattutto le donne che cercano di riciclare il più possibile (73,6% vs. 59,3% degli uomini) ed è soprattutto la Gen Z che compra oggetti di seconda mano (36% vs. 15% dei Senior). In casa, 7 rispondenti su 10 dichiarano di spegnere le luci (73,5%) e 1 su 2 utilizza gli elettrodomestici come lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie solo negli orari in cui consumano meno (51,3%). Anche in questo caso le donne si confermano più attente in questi accorgimenti, come spegnere le luci in casa (78,7% vs 68%) e a utilizzare gli elettrodomestici negli orari in cui consumano meno (55,9% vs 46,4%), mentre dal punto di vista generazionale sono Adulti e Senior i più attivi. In un’epoca dove la tecnologia può essere di aiuto e i sistemi di smart home una soluzione per avere maggiore controllo sui consumi, il 22,7% dichiara di voler fare affidamento su un’app unica che aiuti a tracciare accensione e spegnimento di elettrodomestici e luci in un ecosistema connesso, un desiderio più diffuso tra la Gen Z (42,3% vs. 10,6% dei Senior). Se si lascia casa per un lungo periodo, sono due i provvedimenti che la maggior parte degli italiani intraprendono: spegnere tutte le luci (74,6%) e chiudere il rubinetto del gas (63,8%). Un rispondente su due chiude anche il rubinetto generale dell’acqua o abbassa/spegne il riscaldamento, stacca tutte le prese e spegne in estate l’aria condizionata. Un rispondente su 4 abbassa anche la temperatura del frigorifero. Spegnere le luci e chiudere il gas restano le due azioni più comuni a tutte le età, anche se per il gas si passa dal 52,6% della Gen Z al 75,2% dei Senior, che sono anche i più attenti a chiudere il rubinetto generale dell’acqua (61% vs. 46,5% dei Millennials). La Gen Z, tuttavia, più dei Millennials, rappresenta la percentuale più alta se si parla di staccare le prese di corrente, gesto ancora troppo sottovalutato (26,9%). Un ottimo modo di risparmiare è conoscere e scegliere i consumi di ogni singolo elettrodomestico. I consumatori sono sempre più informati e lo si evince dal fatto che lo smartphone è considerato dal 30,9% del campione il dispositivo di maggiore aiuto nel risparmio energetico, prima ancora del televisore (28,8), probabilmente perché fonte di notizie utili alla gestione di elettrodomestici e consigli su come vivere sostenibili. Il momento dell’acquisto di un elettrodomestico è una delle fasi per le quali ci si prepara al meglio, consultando anche il canale digital, forum o recensioni online, e seguendo un criterio preciso di priorità. Il campione interrogato ha dichiarato le caratteristiche considerate importanti da più dell’85% del campione: in primis l’affidabilità e quindi la certezza che durerà a lungo (87,9%), segnale che il desiderio è quello di rimandare la spesa per un nuovo modello, seguita dalla classe energetica (87,3%) che superano il prezzo (85,1%). Si fanno largo anche le funzioni eco e risparmio, fattore di scelta per il 79,3%. Il frigorifero emerge come l’elettrodomestico che più aiuta in termini di risparmio energetico (29,4%), seguito da aspirapolvere (26,2%) e lavatrice (24,1%), utilizzate in modo consapevole in orari precisi. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)