Lavoro, la cessione dei 12 negozi Coop al Gruppo Radenza si conclude senza accordo
Fumata nera all’esame congiunto tra Coop Alleanza 3.0, Gruppo Radenza e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. La cessione dei 12 negozi Coop al Gruppo
Radenza si conclude senza accordo: Coop non intende retribuire i lavoratori per l’ultima settimana di lavoro. Il 24 dicembre sera si abbasseranno le saracinesche dei 12 punti vendita coop, salutando definitivamente Alleanza 3.0 che ha deciso di abbandonare il territorio siciliano. Alleanza 3.0 va via e lascia l’ultimo regalo ai propri dipendenti, proprio sotto l’albero di Natale. Dal 25 al 31 dicembre, infatti, i lavoratori saranno ancora dipendenti di Alleanza 3.0, che li collocherà in ferie: peccato, però, che la maggioranza di loro non ha più né ferie nè permessi a disposizione, per garantire proprio la produttività dei punti vendita, e quindi si vedrà detratte dal Tfr i monte ore negativi, maggiorati delle giornate che vanno dal 25 al 31 dicembre. Dal primo gennaio i lavoratori passeranno alle dipendenze del gruppo Radenza, ma senza accordo sindacale. “L’esame congiunto si chiude con esito negativo a causa dell’atteggiamento intransigente di Coop che, dopo avere portato alcuni lavoratori ad un monte ore ferie e permessi negativo, dovuto ad una gestione del modello organizzativo poco attenta ed equilibrata, pretende adesso di incrementare tale negativo per il periodo di chiusura dei negozi e di trattenere ai lavoratori il corrispondente valore in euro. Anche in questo caso – dichiarano Monja Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto, rispettivamente segretarie generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Sicilia – non è accettabile
l’atteggiamento di Coop, che dopo avere gestito malamente la flessibilità, vuole far pagare ai lavoratori il prezzo della cattiva gestione. Questo per noi è
l’ennesimo colpo che i lavoratori Coop devono subire dopo anni di sacrifici e promesse mai mantenute”.
“Salvaguardare 834 lavoratori in Sicilia è un grande risultato, – proseguono le tre segretarie generali Caiolo, Calabrò e Flauto – per questo riteniamo fortemente irresponsabile l’atteggiamento assunto da Alleanza 3.0, che ha vanificato gli importanti risultati raggiunti con l’accordo quadro del 26 ottobre,
che aveva anche riscontrato il pieno assenso da parte dei lavoratori. Siamo
dispiaciute che l’esordio del gruppo Radenza, nella gestione dei negozi che
rimarranno ad insegna Coop, sia segnato da un mancato accordo, soprattutto
dopo che con il gruppo erano già state condivise tutte le modalità per il
passaggio dei lavoratori e per la gestione del periodo di ristrutturazione dei
negozi e, soprattutto, la gestione degli esuberi individuati. Confidiamo nella
serietà che il gruppo ha sinora mostrato e siamo certe che il dialogo sindacale
potrà riprendere presto, anche perché adesso bisognerà vigilare e monitorare
l’avanzamento del piano industriale, consapevoli che l’elemento di forza del
piano è lo sviluppo attraverso l’apertura di nuovi punti vendita a marchio Coop
che potrà mettere in sicurezza per il prossimo futuro l’occupazione, dando la
giusta stabilità e serenità a tutte le lavoratrici e lavoratori del Gruppo.”
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs della Sicilia invitano Alleanza 3.0 a rivedere
la propria posizione, azzerando i monte ore negativi, che non sono
responsabilità dei lavoratori, e pagando gli ultimi giorni alle proprie dipendenze
anche in assenza di ferie da fruire, evitando così di mandare in fumo tutti gli
sforzi compiuti e di lasciare bocconi amari ai dipendenti. “Alleanza 3.0 sta
chiudendo la propria esperienza in Sicilia mostrando un atteggiamento
irrispettoso nei confronti dei propri dipendenti e che non avevamo mai registrato
con nessun’altra azienda nazionale o multinazionale che ha già lasciato
precedentemente il territorio regionale. – concludono Caiolo, Calabrò e Flauto –
Per tale ragione, in caso di mancati ripensamenti da parte di Alleanza 3.0,
seguiranno azioni di protesta, ma non escludiamo anche legali, da realizzare nei
prossimi giorni.”
Per le Segreterie regionali, infatti, non può rimanere senza accordo
un’operazione che vede 834 dipendenti passare, dal 01 gennaio 2022, alle
dipendenze del nuovo gruppo, insieme agli ipermercati siti all’interno dei centri
commerciali Parco Corolla (Milazzo), Le Ginestre (Tremestieri Etneo), Katanè
(Gravina di Catania), Le Zagare (San Giovanni La Punta), Forum e La Torre
(Palermo), Ibleo (Ragusa) e i supermercati di Bronte e di Palermo in piazzetta
Bagnasco, Sperlinga, viale del Fante, e via Di Marzo, e ai colleghi della sede
con la direzione amministrativa, la direzione merci, i servizi generali informativi e
la direzione tecnica. Il gruppo Radenza, inoltre, si è impegnato a tutelare anche i
lavoratori delle società in appalto, che svolgono i servizi di pulimento, vigilanza e
l’antitaccheggio, con le quali si stanno definendo i nuovi contratti.
Le prime riaperture si realizzeranno tra il 14 e il 18 gennaio e saranno coinvolti i
supermercati di Palermo dopo un periodo di ristrutturazione del layout e una
revisione della struttura informatica. Il 27 gennaio riapriranno gli Iper Forum a
Palermo, Katane a Catania e Milazzo. Il 10 febbraio riapriranno Ginestre a
Catania, La Torre a Palermo, e quello di Bronte. Ancora non c’è una data certa
per Ragusa e Le Zagare.