L’inflazione frena le compravendite delle case, -8% nel IV Trimestre
(Adnkronos) – Crescono l’inflazione e i prezzi delle case, ma diminuiscono le compravendite immobiliari tanto che l’autunno 2023 è destinato a segnare un calo delle transazioni immobiliari in quello che, tradizionalmente, è il periodo più vantaggioso per comprare casa, il quarto trimestre dell’anno. In Italia tra settembre e dicembre si prevede, infatti, la compravendita di circa 192.177 immobili, -8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Confrontando i dati sul numero di compravendite previste nel quarto trimestre del 2023 nelle 10 città principali d’Italia, è a Milano che si stima il maggior numero di transazioni immobiliari, 10.920, più del doppio rispetto a Roma (4.813) e Torino (4.041). Seguono Bari (3.396), Bologna (2.386), Genova (2.199) e Napoli (2.051). Chiudono la classifica Palermo (1.699), Firenze (1.298) e Catania (1.014). Secondo il report "Compravendite immobiliari in Italia: le previsioni per la fine del 2023", realizzato da Reopla dal 2011 al 2022, il 4° trimestre dell’anno è risultato essere in media il periodo in cui si registra il maggior numero di compravendite: il picco è stato nel 2021 con 212.740 transazioni. "Dopo la pandemia il settore immobiliare ha visto una forte crescita passando da oltre 558 mila compravendite del 2020 alle 784 mila del 2022, anno di maggiore espansione del mercato rispetto a tutto il decennio 2011-2022" ricorda Patrick Albertengo, co-founder e amministratore delegato di Reopla. Albertengo indica inoltre che "nel 2023, nonostante l'ultimo recente aumento dei tassi, la contrazione sul mercato continuerà a seguire l'andamento storico: i dati di AgentPrincing confermano, come da stima dell’Istat, un trend di progressivo rallentamento accentuato dall’aumento dell’inflazione e del tasso dei mutui, che tuttavia sta affievolendosi". Il manager evidenzia che "nell’ultimo trimestre dell’anno, infatti, stimiamo che le compravendite di immobili subiranno una contrazione media su scala nazionale dell’8%, con crolli soprattutto nelle grandi città. Rispetto alle metropoli, le province soffrono maggiormente dei periodi di contrazione e sono le ultime a beneficiare delle normalizzazioni del mercato: ciò è evidente, per esempio, a Bologna e Bari, le due città in cui si registra il maggior calo di compravendite autunnali, rispettivamente -14% e 13%". La ricerca pubblicata dalla società del gruppo Sprengnetter specializzata nella Big data Analysis per il settore immobiliare, è stata realizzata con AgentPricing, il servizio online di valutazione immobiliare più usato dalle agenzie immobiliari in Italia (Fonte: OID 2021). L’analisi confronta le compravendite immobiliari in Italia nel 4°trimestre dal 2011 al 2023, elaborando una stima previsionale per il periodo autunnale dell’anno ancora in corso. Stando alla ricerca, a Milano il numero più alto di compravendite autunnali – Tra le 10 principali città d'Italia il maggior numero di compravendite nel 4° trimestre 2023 si prevede a Milano: 10.920. Tale numero rappresenta una flessione del -11% rispetto allo stesso periodo 2022. Da segnalare anche la differenza di volumi tra città e provincia: quest’ultima è destinata a fare registrare solo 5.534 compravendite, -23% rispetto all’autunno 2022. Dal 2016 al 2022 sono intanto cresciuti i prezzi al metro quadro: in città il picco si è toccato nel 1° semestre del 2022 con 4.289 euro, valore nettamente più alto del massimo raggiunto in provincia, sempre nel 2022 nel 2° semestre (1.667 euro). Roma invece si compra e vende in provincia più che in città. A differenza del capoluogo lombardo, nella Capitale si prevede infatti che in autunno le compravendite in provincia saranno 9.241 contro le 4.813 registrate in città; si tratta comunque di un calo, rispettivamente, del -10% e del -12% rispetto allo stesso periodo nel 2022. Al contrario di Milano, in questi anni a Roma i prezzi al metro quadro hanno visto una diminuzione: confrontando il primo semestre si è passati in città dai 3.062 euro del 2016 ai 2.768 euro del 2022; in provincia dai 1.456 euro ai 1.285 euro. A Bologna, inoltre, si registra il maggior calo di compravendite autunnali; a Bari -13% compravendite in città e provincia; a Napoli calo di compravendite in provincia e città. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)