M5S, Rousseau ‘sparisce’ in bozza nuovo Statuto Camera

Un passo in più, l’ennesimo, per siglare il divorzio da Davide Casaleggio. A compierlo il gruppo M5S alla Camera, con i deputati che lavorano al nuovo regolamento di cui dotarsi -lo statuto del gruppo parlamentare- per sostituire quello tutt’ora in vigore. Questa mattina c’è stata una riunione online tra i deputati grillini, i lavori sono a buon punto e il gruppo più o meno compatto. L’elemento che emerge con più forza, nella bozza di cui l’Adnkronos è in possesso, è che sparisce ogni riferimento a Rousseau, menzionato all’articolo 2 e all’articolo 17 dello statuto attuale.

Nella bozza si fa invece accenno al blogdellestelle -finestra sul mondo del Movimento ed erede di quello che un tempo era il blog di Beppe Grillo- ma si decreta la fine del suo ‘monopolio’. Nel vecchio regolamento, infatti, all’articolo 2 venivano riconosciuti come “strumenti ufficiali per la divulgazione delle informazioni” il blogdellestelle.it e il dominio rousseau.movimento5stelle.it, entrambi riconducibili a Davide Casaleggio, che ne risulta essere amministratore. “Come comprarsi un’auto e lasciare la proprietà al concessionario”, fa notare uno dei parlamentari che lavora alla bozza.

E così, nella nuova versione dello statuto Rousseau non viene affatto menzionato, cancellato con un colpo di bianchetto, mentre viene precisato che il “gruppo individua come strumenti ufficiali per la divulgazione delle informazioni i canali del Movimento 5 Stelle e altri che riterrà di adottare con propria delibera assembleare con maggioranza assoluta. Altresì il gruppo potrà utilizzare gli stessi canali sopraindicati per la condivisione delle indicazioni politiche e i contributi partecipativi dei cittadini”.

Più avanti, all’articolo 17 che disciplina la ‘comunicazione’, viene comunque riconosciuto che il “gruppo privilegia l’utilizzo dei canali www.ilblogdellestelle.it e www.movimento5stelle.it”, anche quest’ultimo riconducibile a Davide Casaleggio.

Altro aspetto che il gruppo sta cercando di modificare è quello dell’elezione del direttivo della Camera, che scadrà a fine anno. L’anno scorso la sua elezione si trasformò in una guerra tra bande: ci vollero tre mesi buoni per cambiarlo, con dispute e scontri accesi per scegliere presidente, vice e tesoriere, più i delegati d’Aula.

E così i deputati del M5S stanno cercando di uniformare le regole per l’elezione a quelle del Senato, puntando su un ballottaggio immediato tra le ‘squadre’ più votate e superando il vincolo della maggioranza assoluta, difficile da centrare tanto più ora, con un Movimento sostanzialmente ‘balcanizzato’. “Con le regole attuali non riusciremmo ad eleggere il direttivo nemmeno per la fine della legislatura…”, rimarca uno degli sherpa al lavoro sul testo. (Adnkronos)

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