Mafia, morto il pentito Angelo Siino: ‘ministro dei Lavori pubblici’ di Cosa nostra
A quanto apprende l’Adnkronos è morto il pentito di mafia Angelo Siino, 77 anni, l’ex ‘ministro dei Lavori pubblici’ di Cosa nostra, la mente economica del boss Totò Riina che, per anni, ha gestito gli appalti pubblici per conto di Cosa nostra. ‘Bronson’, come veniva chiamato il collaboratore di giustizia, è morto lo scorso 31 luglio, ma la notizia è stata tenuta segreta anche per volere della famiglia.Lo chiamavano il ‘ministro dei Lavori pubblici’ di Cosa nostra. Perché per anni Angelo Siino, mente economica del boss Totò Riina, ha gestito per conto dei boss mafiosi l’affidamento di numerosi appalti pubblici. Frequentava l’intera Cupola di Cosa nostra, dai boss Provenzano e Riina, a Brusca e Bontate, fino all’ex sindaco mafioso Vito Ciancimino. E insieme hanno gestito arbitrariamente tutti i gangli del potere alla loro portata. Fino al giorno in cui ha deciso di raccontare tutto ai magistrati. Un collaboratore di giustizia ‘eccellente’, che per anni ha spiegato agli inquirenti tutti i retroscena di Cosa nostra. Ha raccontato l’espansione degli interessi di Cosa Nostra nel Nord Italia, o la discesa degli affaristi settentrionali nei meandri delle dinamiche mafiose. Un uomo potente, Siino, chiamato ‘Bronson’, patito di auto da corsa e pilota di rally, così potente da essere lui a guidare la Papamobile nella visita che Karol Wojtyla fece a Palermo il 21 novembre 1982. A quel tempo era ancora ‘ministro’ in ‘carica’ in Cosa nostra.(Adnkronos)