Malamovida a Trastevere, comitati di quartiere: “Il nostro rione è come il Bronx”
(Adnkronos) – "La situazione nel nostro quartiere è grave. Settembre è cominciato nel peggiore dei modi, è tornata la Movida, ma di quella drammatica, con questi ragazzi che danneggiano auto e sradicano alberi. Denunciamo da tempo questa problematica che ha reso il nostro rione come il Bronx". Così all'Adnkronos Simonetta Marcellini, del Comitato 'Emergenza Trastevere', commentando la notte da incubo vissuta dagli abitanti di via San Francesco a Ripa, dove tra il 5 e il sei settembre un gruppo di giovani ha reagito con violenza ad un residente che, stanco degli schiamazzi notturni, ha lanciato un secchio d'acqua dal balcone. I ragazzi hanno fatto irruzione nel portone del civico 8 seminando il caos, prendendo a calci e pugni le cassette della posta, costringendo gli inquilini del palazzo a barricarsi in casa. Ma non è un caso isolato, sempre la stessa notte, è stato sradicato un albero nella piazza di San Cosimato. "Trastevere è diventato un rione invivibile, abbiamo già chiesto a maggio a Lorenza Bonaccorsi (presidente del Municipio Roma I), di fare da tramite tra noi comitati e la provincia per un tavolo sulla sicurezza, ma non abbiamo ricevuto risposta. Questa sera è prevista una riunione durante la quale prepareremo una lettera da mandare al ministro Piantedosi. Perché noi chiediamo con forza un intervento, non è possibile dover avere paura nelle proprie case". Una soluzione che i residenti chiedono da tempo, è quella dell'installazione delle telecamere di sicurezza. "Ci ripetono che tra le forze dell'ordine mancano personale e macchine, allora noi chiediamo almeno l'uso delle telecamere nelle zone calde del quartiere, che devono essere controllate in modo da poter intervenire rapidamente. Poi vogliamo anche chiedere al sindaco Gualtieri che fine ha fatto la Municipale, visto che da noi è completamente assente. Dopo l'incidente della scorsa notte sono intervenuti i Carabinieri, la zona sarà sorvegliata per un po' ma poi tornerà tutto come prima. C'è bisogno che il rione sia pattugliato dopo mezzanotte, perché è in quell'ora che succede di tutto". Il problema, prosegue ancora Marcellini, riguarda la particolarità del quartiere Trastevere, che tra piazzette, vicoli e scalinate rende la sorveglianza più difficile rispetto ad altre aree. "E' inutile mettere dei presidi fissi, perché i nostri vicoli non sono controllabili. Le forze dell'ordine dovrebbero muoversi a piedi, con i monopattini, a cavallo, con le biciclette. Insomma, spostarsi sul territorio; perché se si mettono a Piazza Trilussa dieci camionette delle Forze dell'Ordine è chiaro che poi non succede nulla. La gente si sposta nei vicoli, ed è li che succede la guerra. Questa città non può essere governata così – insiste Marcellini – il nostro quartiere non può essere abbandonato a se stesso. Anche perché se non si pone un freno alla situazione la tragedia è dietro l'angolo: quanto passerà prima che un residente non si limiti a buttare l'acqua dal balcone ma scenda sotto in strada con il rischio di scatenare una rissa? Quello che potrebbe accadere è davvero drammatico". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)