Messina, Atm Spa condannata al reintegro e al risarcimento danni ad autista posto forzatamente in pensione
La sentenza del Tribunale di Messina sezione lavoro è del 9 dicembre scorso e vede Atm Spa condannata alla reintegrazione nel posto di lavoro di un Operatore di esercizio dopo che questo ha presentato ricorso al datore di lavoro che lo aveva posto in quiescenza forzata, pratica in questi ultimi anni portata avanti da Atm Spa a danno di numerosi dipendenti giudicati esodabili dal management aziendale. I sindacati Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa, Ugl e Orsa hanno ritenuto da sempre illegittima tale procedura che vedeva i lavoratori esodati forzatamente da Atm Spa con condizioni economiche penalizzanti tanto da chiederne la revoca in svariati incontri e fino a portare la problematica tra le motivazioni delle recenti proteste. Mentre il presidente Campagna in tutte le sedi e a mezzo stampa difendeva gli atti posti in essere in via unilaterale da Atm Spa, la sentenza ha confermato le posizioni sindacali e palesato nuovamente una gestione autoritaria e arrogante che soccombe sistematicamente quando si ricorre alla giustizia ordinaria per tutelare i diritti dei lavoratori.Il Tribunale ha inoltre condannato Atm Spa al pagamento di un’indennità risarcitoria pari a cinque mensilità, di fatto indennizzando il dipendente illegittimamente esodato fin dal giorno del licenziamento nonché al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali maggiorati degli interessi nella misura legale e al pagamento delle spese processuali. “Nell’ esprimere piena soddisfazione dell’esito della sentenza che da ragione al lavoratore e alle rivendicazioni di questi sindacati – concludono Filt Cgil Uiltrasporti, Faisa, Ugl e Orsa – ci corre l’obbligo di evidenziare come l’arroganza nel procedere in tali provvedimenti, nonostante i continui richiami sindacali supportati da precedenti sentenze analoghe, ha finito per creare un possibile danno erariale all’azienda pubblica aprendo la strada ad altri analoghi ricorsi, di cui l’attuale management di Atm dovrebbe dar conto al Socio unico e ai contribuenti messinesi, uno dei motivi che ha spinto il sindacato in sciopero a chiedere il commissariamento di Atm Spa.