Messina, bilancio dell’associazione Youngs Fahrenheit 68 del progetto Good Life: in un anno e mezzo superati i 5000 kg di derrate alimentari recuperate e donate

Oltre 5000 kg di derrate alimentari recuperate e donate da circa 30 attività commerciali a più di 1000 beneficiari; più di 2000 studenti raggiunti nell’ambito dell’attività di sensibilizzazione e diffusione della cultura dell’economia circolare e una ventina di associazioni coinvolte. Sono alcuni dei dati che l’Associazione Youngs Fahrenehit 68 ha reso noti a conclusione del progetto “Good Life”, in cui è impegnata da gennaio 2023, finanziato nell’ambito del bando “Fermenti” della presidenza del Consiglio dei Ministri, gestito dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale. 

Un anno e mezzo impegnativo, ma cruciale per la creazione e il consolidamento di una importante rete di solidarietà tra le attività commerciali del territorio, le realtà sociali presenti e le famiglie destinatarie”. Ne è convinto Salvatore Panarello, presidente dell’associazione nata con il preciso scopo di contribuire a generare una nuova rivoluzione che rafforzi tra i giovani la consapevolezza che bisogna “raccogliere per distribuire, non produrre per disperdere”.

Quando abbiamo iniziato – prosegue Panarello – ci siamo trovati ad affrontare un periodo di grande crisi. L’epidemia da Covid 19 aveva lasciato strascichi importanti anche sul fronte economico, che non si riusciva ancora a superare e la richiesta di aiuto da parte di famiglie che non arrivavano a fine mese, e che pertanto stentavano a portare il cibo in tavola cresceva inesorabilmente. Dall’altra parte la guerra in Ucraina ha fatto salire il numero di profughi presenti anche sul nostro territorio, da accogliere ed aiutare, e la crisi economica, seguita dalla repentina crescita dei prezzi, ha contribuito ulteriormente ad aumentare il numero di famiglie che vivono oltre la soglia di povertà”.

Il giovane presidente non fa mistero delle difficoltà logistiche legate alla realizzazione del progetto, ma esprime anche soddisfazione per la sua buona riuscita.

Nulla sarebbe stato possibile – prosegue con soddisfazione Panarello – senza il contributo dei numerosi volontari che si sono adoperati materialmente per recuperare il cibo donato e recapitarlo ad associazioni e parrocchie, pronte, a loro volta, ad azionare capillarmente la loro rete, al fine di raggiungere i destinatari finali”.

Non solo solidarietà, tra gli obiettivi dell’associazione, ma anche impegno nella divulgazione di valori importanti quali quello del rispetto per l’ambiente, che passa anche attraverso la promozione del concetto di economia circolare. Non a caso, al fianco dell’attività principale del progetto Good Life, che è quella di recuperare gli scarti alimentari ancora utilizzabili e distribuirli a chi ne ha bisogno, vi è un altrettanto importante impegno formativo che è stato svolto in alcune scuole cittadine, in particolare in tutte le classi dell’infanzia e della primaria dell’I.C. La Pira Gentiluomo, presso il Collegio Sant’Ignazio e in un istituto comprensivo di Giarre.

Un’esperienza indimenticabile – racconta Gisella Longo, operatrice dell’associazione – nella quale abbiamo ricevuto più di quanto abbiamo dato. La cultura dell’antispreco ha affascinato i bambini, che si sono adoperati fattivamente per metterla in pratica. Fortunatamente le nuove generazioni hanno una sensibilità maggiore nei confronti del nostro pianeta, frutto del lavoro costante dei loro insegnanti. I ragazzi si sono appassionati all’argomento, hanno posto tante domande a cui abbiamo risposto e alla fine si sono impegnati persino in una raccolta di cibo, che ci hanno consegnato.

La conclusione del progetto rappresenta, tuttavia, un momento cruciale di rilancio per l’associazione, che dopo aver lavorato duramente per costituire la rete di solidarietà, intende adesso andare avanti e rendere queste collaborazioni durature nel tempo. 

Il progetto Good Life volge al termine – conclude Salvatore Panarello – ma le attività della nostra associazione proseguono. Puntiamo adesso a digitalizzare e velocizzare il sistema attraverso l’utilizzo dell’APP già operativa, ma ancora in fase di implementazione. Ci proiettiamo, insomma, verso il futuro con l’obiettivo di accrescere ulteriormente la rete circolare dell’antispreco e della solidarietà”.

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