Messina, commemorazione e ricordo commovente del terremoto del 1908 al Palacultura

Commemorazione e ricordo commovente del terremoto di Messina del 1908 al Palacultura nel giorno del 116° anniversario, con la ricostruzione anche di quei momenti terribili per la città, e subito dopo l’evento drammatico in primis l’onorevole Giuseppe Micheli partì da Parma per dare soccorso alla città siciliana, diventandone il “vicegovernatore civile”. Attraverso “l’arte di arrangiarsi” si adoperò nel costruire un campo di ammassamento e ricovero tra le baracche di piazza San Martino, occupandosi di pratiche di tante materie diverse tra cui coordinare squadre di volontari che cercavano dispersi sotto le macerie, in attesa di una graduale riorganizzazione. “Un uomo che non aveva alcuna potenza, tranne quella della propria buona volontà”: ideò una prima forma di collaborazione tra strutture pubbliche, strutture private e volontariato, ottenne il riconoscimento dello “stato d’assedio per pubblica calamità”, anticipando quella che nel 1992 nacque come Servizio nazionale della protezione civile. Interlocutore tra i superstiti e le autorità, fece ciò che fanno i volontari di protezione civile: collegare cittadini ed istituzioni. “Tra il fango e la pioggia”, senza sentire la fatica perché “lì sentivo di essere utile, che stavo facendo qualcosa per aiutare”, creò il giornale “Ordini e notizie”, per dare comunicazioni e disposizioni. La protezione civile è coordinamento tra gli attori deputati al soccorso e mira ad una comunicazione unitaria tra essi: portare ordine nel disordine, alimentare la speranza, dare una mano “senza pompe e investiture”, nel 1908 in occasione del terremoto di Messina così come ai giorni nostri durante l’emergenza idrica, nelle esercitazioni, le allerte meteo e le varie attività.

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