Messina, domani l’incontro con Giuseppe Antoci

Aprile 15, 2024Aprile 15, 2024 Vetrinatv 0 commenti

Domani martedì 16 Aprile alle ore 17.30 presso la sala interna del Bar Venuti in via Tommaso Cannizzaro n.146 a Messina si svolgerà un incontro con Giuseppe Antoci, capolista del Movimento 5 Stelle alle Elezioni Europee nella Circoscrizione Isole. Il primo appuntamento per la campagna elettorale per le Elezioni Europee 2024 è organizzato dalla deputata nazionale Angela Raffa. La candidatura di Antoci è stata voluta direttamente da Giuseppe Conte, presidente M5S, per il suo impegno a favore della legalità contro la mafia. “Giuseppe Antoci per continuare le nostre battaglie per la legalità nel Parlamento europeo”, così il presidente Conte ha annunciato la candidatura di Antoci, aggiungendo: “La nostra comunità si rafforza, si rafforza la nostra battaglia contro le mafie. Appoggiate la nostra battaglia e noi non vi deluderemo”.

Giuseppe Antoci ha creato il Codice Antimafia, un protocollo di legalità, ora chiamato “Protocollo Antoci”, che oggi è applicato in tutta Italia. La stessa Ue lo ha riconosciuto come un valido strumento di lotta alla mafia per contrastare le frodi ai fondi agricoli comunitari.

Giuseppe Antoci oggi vive sotto scorta.

Il protocollo di legalità da lui scritto ha evitato che chi non avesse i requisiti potesse prendere in affitto i terreni pubblici e poi chiedere i fondi europei grazie a quelli. Nel 2015, grazie a lui, con la verifica dei nominativi risultanti già assegnatari dei terreni, si scoprì che per il 90% delle persone controllate vennero emessi provvedimenti interdittivi antimafia, tali da comportare la revoca della concessione dei terreni e quindi dei soldi europei incassati. Basti pensare che il giro d’affari per l’Italia dei soli contributi europei all’agricoltura vale 8 miliardi di euro l’anno.

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LA VETRINA DEL CUORE

di Francesco Pinizzotto

Lo tsunami internet che soprattutto nell’ultimo decennio ha sconvolto l’economia, i rapporti personali, la visione della realtà in tempi e luoghi rapidi e mutevoli come non mai, impone anche un’informazione accurata. E in vetrina vanno le notizie che effettivamente meritano attenzione. Perché se è vero che oggi tutto fa brodo, il termometro di valutazione delle news è “scoppiato” dalle pressioni del progresso tecnologico, ovvero delle repentine visualizzazioni e “mi piace” senza tener conto della qualità di ciò che fa notizia. Cioè della profonda verità (che va sempre accertata), dei meccanismi del clamore che inducono a “lapidare” o assolvere, Cosicchè il profilo umano, le conseguenti ripercussioni della divulgazione della notizia sulle vite dei protagonisti, finiscono nelle riflessioni di un giornalismo d’altri tempi. Un triste suicidio fino a qualche decennio addietro si “trattava” con la notizia da dieci righe nell’elenco delle news brevi, con appena le iniziali del povero sventurato. Sui social come sulla stampa, ancor oggi queste notizie di cronaca nera fanno apertura con grande risalto, foto e dettagli di ipotesi da rabbrividire, come se tutto avesse un senso logico. La disperazione e l’incoscienza non tratteggiano la cronaca triste del dramma umano, ma il post come la “news” deve solo soddisfare l’esigenza di massima curiosità dell’utente.

Ma la vetrina ricorda anche il sapore antico di valori d’altri tempi. Quelli delle vetrine che nei salotti delle famiglie custodivano gli oggetti di valore, financo quelli sudati a prezzi di tanti sacrifici, esposti con orgoglio per sottolineare le occasioni di ritrovo memorabili.

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