Messina, ha cambiato gestore per la fornitura elettrica ma non ne sa nulla: denuncia la truffa in procura
Ha cambiato gestore per la fornitura elettrica ma non ne sa nulla e denuncia la truffa in procura. Le segnalazioni di utenti incappati in truffe in materia di contratti di cambi di fornitura di energia elettrica o gas non sono state certo poche in questi anni, ma il caso in questione presenta più di una singolarità, a cominciare dal fatto che il “nuovo” indesiderato gestore è una grossa azienda e che chi denuncia lo fa anche nella qualità di amministratore di otto condomini e anche la “clonazione” di una carta di identità.
A spiegare l’accaduto è l’interessato, l’avvocato Luigi Giacobbe.
Tutto è partito da una telefonata per conto della società che fino a quel momento per lui era il fornitore di energia elettrica. Chiedono di capire le ragioni della richiesta di passaggio ad altro gestore, insomma i motivi del malcontento perché avevano ricevuto una missiva da parte di un nuovo distributore con la quale si comunicava la sottoscrizione di alcuni contratti con altra società del mercato e la conseguente risoluzione di quelli sottoscritti con loro. Peccato, però, che il consumatore fosse all’oscuro del cambio.
Scatta una prima indagine dell’interessato.
“Da una analisi dei contratti risolti – si legge nella denuncia che l’amministratore di condominio ha presentato in procura – il sottoscritto ha intuito che solo una società di grande distribuzione poteva appropriarsi dei dati sensibili dei condomini gestiti”.
A questo punto Giacobbe si è recato nel punto vendita della società “incriminata” e dopo aver elencato tutti i numeri dei contatori ha chiesto all’operatore di verificare se erano presenti nella loro banca dati. Al “sì” dell’operatore ha richiesto copia dei contratti sottoscritti.
Si è scoperto così che risultano tutti redatti il 12 gennaio 2023, con tanto di dati anagrafici di ogni singolo condominio e sottoscritti da “Giacobbe Luigi” anche se l’anagrafica riporta numero di telefono e indirizzo email errati e come documento di riconoscimento una carta d’identità elettronica che non corrisponde a quella del vero amministratore di condominio, perché residenza diversa e la foto raffigura un altro uomo.
Ma Giacobbe fa di più: si è recato all’Ufficio anagrafe del Comune di Messina per accertare la provenienza della carta di identità allegata ai contratti e ha scoperto che anche quella era falsa, in quanto a quel numero di carta era collegato un cittadino di altro comune.
Nell’esposto si chiede ora di accertare se i fatti narrati “siano ravvisabili estremi di reato penalmente rilevanti” chiedendo la punizione dell’autore e riservandosi di costituirsi parte civile.
Giacobbe, esperto di diritto consumeristico mette ora in guardia contro le truffe. “Troppi cittadini inconsapevoli rilasciano le loro fatture a pseudo operatori di società di Energia elettrica. Il consiglio è di non condividere mai informazioni sensibili se non dopo aver valutato attentamente e consapevolmente le condizioni contrattuali. Non firmare mai documenti senza prima leggerli attentamente e verificare l’autenticità dell’interlocutore attraverso i cartellini ufficiali rilasciati dalle aziende che devono essere sempre messi in vista”.