Messina, “la parata dei bus ATM e la favola dell’azienda perfetta”: CGIL, UIL, FAISA, UGL e ORSA attivano le procedure di sciopero
Con la solita parata che richiama alla memoria un triste ventennio, oggi ATM presenta alla città i nuovi Bus con la narrazione dell’azienda perfetta dove vivono tutti felici e contenti. In realtà la tensione in azienda è altissima, il rapporto fra la dirigenza e i dipendenti è ai ferri corti, ATM disattende sistematicamente gli impegni intrapresi nelle sedi istituzionali dopo due scioperi consecutivi massicciamente partecipati dai lavoratori e persiste con atteggiamenti dispotici che compromettono la salute fisica e psichica dei lavoratori ed espongono a rischio la sicurezza del servizio. Ultima in ordine di tempo l’iniziativa di rimuovere i bagni chimici dai capilinea senza prevedere soluzioni alternative- Per risparmiare qualche spicciolo l’azienda costringe gli autisti, uomini e donne, a trattenere i bisogni fisiologici per tutta la durata del servizio, creando imbarazzo e disagio che, giocoforza, compromettono anche la sicurezza dei passeggeri. In tutte le realtà di trasporto pubblico locale esistono soluzioni che consentono un minimo ristoro agli autisti con servizi igienici decorosi a loro disposizione, In tal senso Messina rappresenta un unicum europeo, gli autisti sono continuamente posti sotto pressione da tempi di percorrenza impensabili imposti dall’azienda e per evitare ritardi che attiverebbero la sanzione disciplinare, saltano sistematicamente la pausa teorica prevista ai capilinea. La tolleranza zero in uso in ATM è attiva a 360 gradi, il personale addetto alle multe nei parcheggi e alla rimozione forzata dei veicoli viene pesantemente redarguito se non raggiunge una determinata quota di multe e rimozioni mensili. Ormai è una guerra fra i cittadini e i dipendenti ATM, i lavoratori controllati a vista e spesso “pedinati” durante il servizio dal presidente Campagna in persona, sono costretti a multare a pioggia i messinesi anche per pochi secondi in sosta vietata nei pressi di una farmacia. La tranvia continua ad essere vetusta e insicura nonostante le ingenti risorse pubbliche investite per la ristrutturazione delle vetture. Ai giovani apprendisti manutentori sono imposti turni notturni continuativi, i 30 bus oggi esposti a piazza duomo, sono stati puliti da soli 5 addetti costretti all’ennesimo turno notturno consecutivo. Peggio accade nel reparto officine dove il turno notturno è programmato ad agente unico, in un ambiente dove è facile incorrere in infortuni sul lavoro. A nulla sono valsi i tentativi di mediazione del Sindaco e del Prefetto, la dirigenza ATM continua ad agire col sistema del “cane sciolto” e le vessazioni nei confronti dei lavoratori sono addirittura peggiorate. Intanto, nell’intimo delle mura aziendali si continua a registrare il fenomeno delle carriere veloci per pochi prescelti, anomalia più volte denunciata da questi sindacati che dovrebbe stimolare l’intervento del Consiglio Comunale e del Sindaco in persona. Oggi i messinesi assisteranno alla parata dei bus nuovi comprati con fondi extrabilancio, non per capacità manageriali della direzione aziendale che mostra maestria solo nel bastonare i lavoratori e sanzionare i messinesi con tolleranza zero, senza se e senza ma…, a smentita della favola dell’azienda perfetta che il direttore Iozzi e il presidente Campagna racconteranno alla città, Filt CGIL, UIL Trasporti, Faisa Cisal, UGL e ORSA hanno attivato le procedure di sciopero a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori ma anche dei cittadini messinesi che si trovano coinvolti in un sistema a sfondo dittatoriale senza precedenti.