Messina, l’Arcigay Makwan chiede l’istituzione del registro di genere e carriere alias
Anche a Messina, l’Arcigay Makwan chiede l’istituzione del registro di genere e carriere alias per nome del presidente Rosario Duca, con una missiva indirizzata al sindaco Federico Basile e all’assessore alle pari opportunità Liana Cannata. “E’ importantissimo che le amministrazioni locali dimostrino la loro vicinanza a tutti e operino quelle azioni che ripudino ogni discriminazione”. Con una rete nazionale che si sta “legando”. Nel Maggio 2022 Monica Romano è stata una delle promotrici, insieme a Elena Lattuada, del “Registro di genere” nel Comune di Milano, approvato mediante una mozione e di conseguenza entrerà in funzione nel capoluogo lombardo. Input per creare una rete di Comuni italiani che man mano aderiscano a procedure che rispettino l’identità di genere e consentano carriere alias. Da subito c’era stata l’adesione della città di Lecce che, pochi giorni prima del Salento Pride del 2022, aveva approvato un regolamento comunale simile a quello milanese: dare riconoscimento all’identità alias.
Semplici procedure che permettono alle persone di essere sé stesse. E poiché – come già avviene sul versante dei diritti delle famiglie omogenitoriali – il parlamento non legifera per riformare l’attuale e vergognosa legge 164 del 1982 sulla transizione di genere, almeno i Comuni possono provare a facilitare la vita di molte persone. Proprio come avevano fatto con le famiglie arcobaleno (qui la storia della piccola Giulia) e i registri di nascita, che ora il Governo Meloni vuole spazzare via.