Messina, l’associazione Youngs Fahrenheit 68 in piazza per promuovere solidarietà e lotta allo spreco
L’associazione Youngs Fahrenehit 68 scende in piazza per promuovere la cultura della solidarietà e della lotta agli sprechi. Avviata dal gazebo allestito a Piazza Cairoli la distribuzione di volantini che descrivono il progetto “Good Life”,in cui l’associazione da tempo è impegnata e che punta a rafforzare nel territorio un sistema ad economia circolare in grado di evitare gli sprechi e rafforzare l’assistenza verso le famiglie indigenti.
“Raccogliere per distribuire, non produrre per disperdere” lo slogan dell’iniziativa.
“Attraverso questo progetto – dichiara Salvatore Panarello, presidente dell’associazione – stiamo cercando di mettere in rete i soggetti del settore agroalimentare, della grande distribuzione organizzata, delle associazioni di volontariato e i semplici cittadini, per fornire assistenza alimentare a chi ne ha bisogno. Raccogliamo giornalmente l’invenduto, che andrebbe buttato, e lo distribuiamo ai nostri partner: parrocchie e associazioni, che a loro volta, capillarmente, contribuiranno ad aiutare le famiglie che, sul territorio, ha realmente bisogno di sostegno”.
Il progetto proposto dall’Associazione Youngs Fahrenheit 68 è stato finanziato nell’ambito del bando “Fermenti” della presidenza del Consiglio dei Ministri, gestito dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio Civile Universale.
Fondamentale, per la sua riuscita, l’apporto fornito dai volontari, che rappresentano l’elemento di raccordo tra fornitori e beneficiari e creano quella positiva interconnessione funzionale al raggiungimento dell’obiettivo finale.
A supportare e semplificare il loro lavoro interviene anche la tecnologia: è stata sviluppata a tal proposito un’App che, a pieno regime, dovrebbe facilitare l’incontro tra l’offerta di eccedenza e la richiesta.
“La nostra associazione opera non soltanto nella città di Messina, ma anche in provincia. Distribuiamo a Milazzo, Patti e in altri importanti centri.”
Tra gli obiettivi del progetto, anche l’attivazione di percorsi di formazione e di educazione alla cultura dell’economia circolare. “Siamo stati in diverse scuole, per spiegare ai bambini l’importanza della lotta agli sprechi. Tutto può essere riutilizzato, il cibo in buono stato di conservazione può essere distribuito tra coloro che non si possono permettere di acquistarlo, mentre quello destinato ad essere smaltito può, se risponde a determinati criteri, essere consegnato agli allevamenti, per sfamare il bestiame. A beneficiare di questo circolo virtuoso è soprattutto il nostro pianeta, perché riducendo gli sprechi contribuiamo a renderlo più pulito”.
Una curiosità: Fahreneit 68, equivalente a 20°C, è la temperatura con cui il pane inizia a lievitare. La scelta di questo nome racchiude l’obiettivo dell’associazione: essere lievito per la società e nel contempo contribuire a generare una nuova rivoluzione che rafforzi tra i giovani la consapevolezza che bisogna “raccogliere per distribuire, non produrre per disperdere”.