Messina, Paolo Fresu si racconta ad Alemanna: la cultura post Covid, il jazz e la sua vita per la musica
Sold out ieri pomeriggio alla chiesa di Santa Maria Alemanna per l’evento con il musicista jazz Paolo Fresu. Un pubblico numeroso ed entusiasta ha partecipato con attenzione e curiosità all’incontro organizzato da Progetto Suono in collaborazione con la Feltrinelli Point di Messina, nell’ambito della kermesse “Alemanna. Storie di cultura”. Paolo Fresu, simbolo e ambasciatore del jazz in Italia, si è raccontato attraverso le pagine del suo ultimo libro “La storia del jazz in 50 ritratti”, scritto insieme a Vittorio Albani. A moderare l’incontro, a cui ha partecipato anche l’assessore alla Cultura Enzo Caruso, c’era Enrico Vita che con maestria ha tenuto le redini di una conversazione che ha portato a scoprire gli aspetti più intimi e personali di un musicista che ha scelto il jazz come stile di vita. Dal primo incontro con la musica nella banda del suo paese in Sardegna, al giorno in cui per la prima volta ascoltò in radio un brano jazz, la decisione di rinunciare alla prospettiva di un lavoro sicuro e ben pagato a 18 anni per inseguire la sua grande passione: la musica. Fresu ha raccontato il suo percorso di vita e di crescita artistica e professionale, un percorso parallelo all’evoluzione della musica jazz in Italia. Attraverso il suo libro ha parlato del jazz, dalle origini ai giorni nostri. Suggestioni, incontri, contaminazioni che hanno reso questo genere musicale universale e in continua evoluzione. Fresu ha raccontato anche la bellezza di tornare a incontrare il pubblico dopo la pandemia, l’importanza di fare e diffondere cultura a 360 gradi, la scrittura e la musica come chiavi per leggere se stessi e diffondere messaggi. Una testimonianza ricca quella che Paolo Fresu ha regalato ad “Alemanna. Storie di cultura”.