Messina, si alle processioni della Settimana Santa ma con prudenza
Dopo lo stop dovuto alla pandemia, arriva il primo “Si” ai riti della Settimana Santa in provincia di Messina, ma con prudenza e prescrizioni. Questo è emerso in Prefettura a Messina. L’incontro è stato presieduto dal prefetto Cosima Di Stani; hanno partecipato i vertici provinciali delle forze di polizia, l’arcivescovo dell’arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela monsignor Giovanni Accolla, il vescovo della diocesi di Patti monsignor Guglielmo Giombanco, il commissario straordinario dell’Asp di Messina Bernardo Alagna e per il comune di Messina il viceprefetto Francesco Milio con il comandante della polizia locale Giovanni Giardina.
I tradizionali riti potranno svolgersi secondo i consueti calendari previsti nei vari comuni; ma è forte l’esigenza di mantenere alta la prudenza da parte dei fedeli, atteso che la provincia di Messina registra infatti ancora un incremento dei contagi e dei ricoveri ospedalieri e un tasso di vaccinati (78%) al di sotto della media nazionale.
Si è convenuto che i vescovi forniranno specifiche indicazioni per evitare assembramenti specialmente all’uscita delle chiese e tra le persone che seguono il tragitto processionale. Dove la tradizionale processione debba svolgersi in contesti locali caratterizzati da strade strette, verrà data indicazione di scegliere, d’intesa con i sindaci, percorsi alternativi su strade più ampie che possano favorire il distanziamento ovvero di ridurre il numero delle Barette.
Durante le processioni resta l’obbligo delle mascherine nelle zone di assembramento ed è stato ribadito come i portatori delle statue o delle Varette debbano indossare dispositivi di protezione FFP2.