Messina, sospesa l’attività del negozio “Benefit” dell’associazione “Invisibili”
Pochi giorni fa Cristina Puglisi Rossitto, Presidente dell’associazione “Invisibili Onlus”, ha dato notizia della sospensione dell’attività del negozio “Benefit”. Per quei pochi che non lo sapessero, Benefit è un negozio di abbigliamento gratuito, diviso in reparti, uomo, donna e bambino, a disposizione di famiglie economicamente fragili.
Tutti gli abiti esposti nello Store sono frutto di donazioni, capi consegnati con un solo scopo, vale a dire quello di donarli a chi ne ha bisogno.
Non è mai servito il denaro in quel negozio ma solo il cuore ed il tantissimo amore della gente…
Questa la dichiarazione rilasciata a VetrinaTv, parole dettate dal cuore, frasi di chi ha visto, in questi anni di Benefit, la sofferenza negli occhi delle persone bisognose tramutarsi in un sorriso di gratitudine: “Ho sognato, immaginato, desiderato Benefit con tutta me stessa, per i bambini delle famiglie che seguo, per Antonio con i sandali a novembre, per Maria che, ad una settimana dal parto, non aveva i vestiti per la bimba che avrebbe messo al mondo. Un negozio vero e proprio dove poter scegliere cosa indossare, con vezzo, vanità, per sentirsi belli oltre il bisogno, dove le persone sono tutte uguali perché non ci sono i soldi a fare la differenza. Benefit in tre anni è diventato il punto di riferimento di migliaia di donatori che ogni giorno donano decine di capi, è una certezza per centinaia di famiglie che ormai vestono gratuitamente “benefit”.
Lo Store si trova in un immobile che fu prestato da un donatore, un privato, fino alla vendita dello stesso. Ora il proprietario è cambiato e dovremo rilasciare l’immobile, a brevissimo; confesso che speravo di avere più tempo ma, certamente, non verrò meno agli impegni assunti e riconsegnerò l’immobile nei tempi necessari ad organizzare il trasloco.
Non disponendo di una sede alternativa siamo costretti a chiudere benefit e, senza sede, dobbiamo anche sospendere l’attività di volontariato degli Invisibili Onlus, l’associazione che rappresento.
Sono consapevole della difficoltà di trovare un immobile che possa consentirci di poter proseguire perchè è necessario un immobile di grandi dimensioni, almeno 250 mq a per lo store e per la zona magazzino; resta il fatto che a nulla sono serviti, ad oggi, gli appelli all’amministrazione, alle associazioni di categoria, a chiunque potesse in qualche modo aiutarci a non far morire una realtà che è punto di riferimento per centinaia di famiglie in situazioni di bisogno. Benefit è un posto di gioia, di pace, io lo chiamo il mio “posto del cuore” dove le famiglie trovano conforto.
Non solo abiti, comprensione, sfogo, la buona parola, la vicinanza delle volontarie che, con straordinaria empatia, sono sempre riuscite a trovare le parole giuste per dare aiuto a chi varcava la soglia.
Un anno fa, un sabato mattina, venne a trovarci una signora; aveva bisogno di un aiuto, capita di vivere momenti di difficoltà e lei ne stava attraversando uno. Arrivò da noi con una amica, quasi timida e, a poco a poco, iniziò ad aprirsi; visitò benefit e trovò ciò che le serviva, andò via soddisfatta. Ritornò qualche giorno dopo con una piccola bicicletta in mano e, con gli occhi pieni di lacrime, la consegnò ad una volontaria.
Quella bicicletta da venticinque anni occupava uno spazio speciale nella sua vita, era del suo bambino volato in cielo a soli tre anni per un brutto male e lei aveva deciso di donarla a Benefit.
Una delle cose più preziose della sua vita come grande gesto di riconoscenza per aver ricevuto affetto, comprensione, aiuto.
Guardo spesso quella bicicletta e, confesso, che molte volte mi sono rivolta a quel bimbo che considero il nostro angelo custode, nella speranza che possa aiutarmi a trovare una soluzione per non fare morire benefit, il mio “posto del cuore”. Aspettiamo un miracolo, la settimana prossima inizieremo ad impacchettare tutto e chissà che non arrivi un benefattore, una persona di buon cuore che possa darci in uso un immobile per riaprire benefit e continuare a sostenere le nostre famiglia che, ora più che mai, hanno bisogno di un aiuto.” (Angelo Pirri)