Migranti, Piotta: “No a derby acchiappavoti, Schlein non la vedo come leader”
(Adnkronos) – (di Alisa Toaff) – ''Non mi piace la politicizzazione a tutti i costi di fatti gravi come sta avvenendo a Lampedusa, con l'arrivo di tanti profughi chiaramente dovuto a cause geopolitiche contingenti talmente complicate che declinarle accusando il Governo prima o quello attuale mi sembra riduttivo nei confronti di questi esseri umani''. Così all'Adnkronos Tommaso Zanello, in arte Piotta, che, dopo la recente pubblicazione del singolo 'Tutti a…' e dei remix firmati da Saturnino & Dj Aladyn e dal collettivo Comemammamhafatto, torna live stasera a Villa Ada per una grande festa di chiusura: 'Tutti a… Funk'. "Una soluzione va trovata – sottolinea il cantante – ma non con questo 'derby acchiappavoti'. Sarebbe il caso davvero di rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione per l'Africa perché parliamo di una moltitudine di esseri umani disperati e credo che la situazione andrà sempre peggiorando''. La Schlein? ''La vedo bene come consigliera o come consulente ma non come un leader''.
La Meloni: "Piace un botto, è capace e astuta e riesce a gestire molto bene la situazione perché rispetto alla Schlein ha quel vissuto davvero popolare che la aiuta a empatizzare con la popolazione''. "Il libro di Vannacci su Amazon ha venduto 200mila copie e questo è molto preoccupante. Spero che le persone che hanno comprato le copie del suo libro non la pensino tutti come lui" dice all'Adnkronos il Piotta. "Sicuramente quello che ha scritto è piuttosto forte e un po' fuori luogo visto il ruolo che ricopre ma per fortuna le critiche non sono mancate. Resta il fatto che a forza di parlarne il libro ha venduto un numero di copie impressionante e questo è un fenomeno preoccupante''. "Roma purtroppo ormai va avanti da sola. Sembra che non sia governata da nessuno, non è stato fatto nulla di bello, di creativo e di innovativo o originale. Spero che il Giubileo del 2025 porti qualche idea nuova'' dice all'Adnkronos. Il sindaco Gualtieri? ''Fa da pendant con il resto – scherza Piotta – non si vede, è il sindaco 'a rischio minimo". Mi spiace molto per la mia città, nei mie desiderata una città come Roma dovrebbe essere un faro in Italia''. Villa Ada 'si illumina' di rap stasera sulle note del Piotta. Un luogo che Piotta, parlando con l'Adnkronos, definisce ''sacro. Sono nato nel quartiere Trieste-Salario per cui per me Villa Ada è il luogo dove da bambino facevo i picnic con i miei genitori, da adolescente giocavo a pallone e dove andavo con la mia prima fidanzatina. Lì c'è anche il 'Giulio Cesare', il liceo dove ho studiato, insomma Villa Ada per me è un luogo veramente simbolico''. Dopo il successo del suo tour 'estivo' inaugurato lo scorso giugno, ''con scaletta pensata proprio per l’estate, molto ritmica e dove ho ripercorso i miei 20 anni di carriera'', spiega il rapper, l'artista con la sua band stasera chiude 'in bellezza' condividendo con il pubblico di ieri e di oggi decenni di carriera tra hit storiche, successi underground, brani impegnati e colonne sonore. Nelle quasi due ore di show ci sarà spazio per classici come 'Supercafone', 'La Grande Onda', 'La Mossa del Giaguaro', '7 vizi Capitale', 'Vengo dal Colosseo' e naturalmente l'ultimo singolo. La scaletta, pensata con i vari ospiti, alternerà momenti più rap con uno speciale tributo a Primo dei Cor Veleno, a freestyle e jam funk dal groove coinvolgente. Tanti gli ospiti attesi che saliranno sul grande palco allestito a Villa Ada tra cui, racconta Piotta, 'Saturnino', il bassista storico di Jovanotti che verrà a suonare con me alcuni classici come 'La Mossa del Giaguaro', 'Supercafone', Tormento che è un altro di rap storico della scena italiana con cui scambieremo due brani e insieme faremo free-stylee e improvvisazione''. Oltre a loro ad accompagnare Piotta sul palco ci saranno Jacopo Borsetti, tastiere e basso synth, Francesco Fioravanti, chitarre, Alessandro Luccioli, batteria, Augusto 'Aku' Pallocca, sax e Cristiano Boffi, sound engineer. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)