Milano, Gala Carla Fracci: tripudio di stelle e bellezza nel ricordo della divina
Una serata indimenticabile quella al Teatro Carcano di Milano. A quasi un anno dalla morte infatti, è andato in scena il grande evento “Gala Carla Fracci”, soiree di danza in memoria e dedicato alla grande ballerina Carla Fracci, a cura di Antonio Desiderio Artist Management. Lo spettacolo ha alternato momenti di danza insieme a momenti tratti da video della carriera della ballerina (e che in alcuni momenti sono stati contestuali all’esecuzione dal vivo dei danzatori): dai suoi esordi in un intervista con Enzo Biagi, a “Studio 10” con Alberto Lupo, a prove in scena del suo balletto per eccellenza, “Giselle“.
Dopo il lungo periodo di pandemia che ha bloccato tutto il mondo, i cittadini milanesi hanno risposto in massa alla serata riempiendo vivacemente il Carcano che con questo spettacolo e sotto la nuova direzione, intende sicuramente dare un nuovo sguardo nella sezione della danza. Tantissime le personalità presenti alla serata: da Anna Maria Prina alla coreografa Alessandra Panzavolta, ad Agnese Osmodei e Carlo Pesta, da Fabrizio Silvestri a Francesco Borelli, al coreografo Kristian Cellini ad Iride e Giuseppe Carbone, a Claudia Gallo, Ceo e fondatrice del brand “Don’t Stop Dancing”, sponsor tecnico della serata.
Ad aprire la serata, dopo un breve video, il grande assolo de l’Adagio della Rosa” tratto dalla Bella Addormentata nel Bosco, interpretato nella sua purezza da MARTA ORSI e dai quattro Cavalieri: ALESSANDRO BONAVITA, EMANUELE CAPPELLI, EMANUELE MASCITTI E FEDERICO MELLA, che hanno portato immediatamente il pubblico in un clima di grande Danza. Malgrado le difficoltà del momento storico, tantissime le etoiles presenti. La serata ha infatti offerto brani scelti dai balletti di repertorio di cui Carla Fracci è stata immortale protagonista: “Les Sylphides” e “Coppelia” (quest’ultima nella versione televisiva Rai danzata con Niels Kehlet nel 1971, danzato magistralmente da TATIANA MELNIK E ANDRAS RONAI del Teatro dell’Opera di Budapest, “Visione Lirica” nella struggente coreografia di Sabrina Bosco (che è stata anche Maitre du Ballet dello spettacolo) danzato da GLORIA BUZZI del Teatro dell’Opera di Stara Zagora (Bulgaria) e FEDERICO MELLA del Balletto di Milano, “La Cachucha“, tratto dal programma televisivo “Le Ballerine” in cui Fracci interpretava Fanny Essler e che per l’occasione è stata danzata (e suonata con le nacchere dal vivo) dal giovane talento spagnolo AINARA CARDOSO, del Real Conservatorio Mariemma di Madrid.
L’amore dei due amanti piu giovani della storia, “Romeo e Giulietta”, è stato poi danzato appassionatamente e dolcemente da KLAUDIA RADACOVSKA E ARTHUR ABRAM del Teatro dell’Opera di Brno in una rara versione creata per Carla Fracci ed Erik Bruhn per la televisione inglese nel 1966. Presente anche la Prima Ballerina del Teatro dell’Opera di Vienna, KIYOKA HASHIMOTO, che ha deliziato il pubblico con un incantevole assolo de “La Morte del Cigno” che Carla Fracci propose nel 1987 per una registrazione televisiva, e l’insolito ma alquanto inebriante “Valzer dello Schiaccianoci“, tratto dal programma televisivo Rai “C’era un volta….uno Schiaccianoci” del 1967 e riproposto nella deliziosa versione coreografica di Sabrina Bosco.
Sul palcoscenico presenti anche gli allievi della Scuola Danza Accademia e del Centro Studi Coreografici Teatro Carcano diretto dal maestro Aldo Masella che hanno accompagnato alcune coreografie sopra indicate con disciplina e puro stile accademico. La voce narrante dello spettacolo è stata affidata al popolare attore WALTER NUDO, che ha saputo infondere forza e grande incisività ai vari monologhi, passando dalla lettura della poesia di Eugenio Montale dedicata alla Fracci ai passi di Shakespeare di “Romeo e Giulietta”, coinvolto nella serata per il rapporto che lo lega alla danza tramite i suoi due figli, Elvis e Martin, oggi entrambi danzatori del Finnish National Ballet.
“Excelsior” e “Giselle“, altri cavalli di battaglia della Fracci, sono portati in scena dai neo Primi Ballerini MARTINA ARDUINO E MARCO AGOSTINO dal Teatro alla Scala di Milano che con maestria, grazia e grande talento hanno concluso la grande soiree. Applausi scroscianti e grandi trepidazioni per il finale, tratto dal finale de “L’Uccello di Fuoco”, in cui tutti gli artisti hanno reso omaggio in posa reverenziale a Carla Fracci proiettata sul fondale del palcoscenico in tutta, sempre, la sua immensa maestosità. Fotografo ufficiale della serata è stato Diego D’Attilo.
Una grande serata di rinascita e ripartenza in un periodo di grande preoccupazione internazionale, con il desiderio e la gioia di non dimenticare mai la bellezza eterna donataci da Carla Fracci e di cui tantissime giovani nuove stelle della danza internazionale si sono fatte portatrici sul palco del Teatro Carcano grazie allo sforzo di Antonio Desiderio Artist Management.