Milazzo Film Festival, vetrina per “Fiore di Agave” e Vera Gemma
Nepal, Brasile, Zimbabwe, Stati Uniti e, ovviamente, l’Italia. Sono solo alcuni dei luoghi da cui sono stati inviati i cortometraggi che hanno partecipato al concorso internazionale del Milazzo Film Festival. La città mamertina sulla carta geografica, a confronto, sembra quasi scomparire di fronte a terre così immense, ma sta dimostrando ancora una volta di fare la differenza grazie all’impegno dell’Associazione Culturale l’Altra Milazzo che è riuscita a mettere in piedi 4 giornate ricche di ospiti di fama internazionale.
Salvatore Arimatea, Beppe Convertini, e Vera Gemma, sono stati loro i protagonisti della seconda serata del Milazzo Film Festival, che ha animato ieri sera, venerdì 21 luglio, l’Atrio del Carmine.
Gli appuntamenti sono iniziati alle 16:00 presso The Screen Cinema di Milazzo, con il regista di “Fiore di Agave” Salvatore Arimatea e le due attrici coprotagoniste, Clara Cirignotta interprete di Martina e Ida Elena De Razza interprete di Barbara. Nel cast anche Fioretta Mari, madre di Ida Elena De Razza.
In sala era presente il Presidente dell’Admo Milazzo, Associazione Donatori Midollo Osseo, Vittorio Cannata. Il film, infatti, tratta tematiche sociali importanti e attuali, come la donazione degli organi e l’aborto, attraverso un’intrecciata trama che ripercorre una storia d’amore difficile, girata interamente nella città di Messina.
“Ho coniugato la mia esperienza di medico e con la mia esperienza alla regia – così ha dichiarato il regista Arimatea – e ho sempre affrontato temi sociali. Del resto, lavorando tanti anni nelle carceri italiane, mi sono rapportato con tante vite al limite del patologico. In uno spot, ad esempio, ho introdotto un personaggio conosciuto realmente nella mia vita penitenziaria. Questa volta è stato più complicato perché ho scritto di donne, ma non di donne qualunque, ho scritto di donne complesse. Nonostante nel film ci sia il mio sguardo, il messaggio è narrativo e va al di là dell’opinione pubblica sui temi trattati”.
Le due attrici hanno raccontato la loro esperienza ricordando i momenti più difficili, i pianti e gli abbandoni. Spesso – hanno riferito – si sono ritrovate a recitate di pancia mettendo da parte le tecniche imparate in anni di studi. Hanno dovuto mettere via le emozioni personali ed elaborare le situazioni a modo loro, scavando nei loro vissuti, per restituire la verità. Per trasmettere le emozioni – hanno sottolineato le due attrici – bisogna essere se stessi a non temere di vivere tutte le emozioni.
L’incontro è terminato con la proiezione del film “Fiore di Agave”.
A partire dalle 20:30 sono entrate nel vivo le proiezioni dei cortometraggi in gara al concorso internazionale indetto dal Milazzo Film Festival:
– Ieri (Italia) di Edoardo Paganelli 13’
– Fase 6 (Italia) di Domenico Zazzara e Matteo Mariotti 11’, 45’’
– Salanitro (Italia) di Lavinia Zammataro 12’
– Irrisolti (Italia) di Anna Carpenzano 07’, 10’’
– Millennial (Italia) di Eleonora Corica 15’
– Apart (Stati Uniti) di Pierre Marais 07’,07’’
– Il grande Méliès (Italia) di Beatrice Campagna 12’
Nahid (Iran) di Samad Alizadeh 13’, 47’’
Alle 22:00, a prendere le redini del palco dell’Atrio del Carmine, Beppe Convertini, che ha approfondito insieme al regista Salvatore Arimatea e le due attrici coprotagoniste, Clara Cirignotta e Ida Elena De Razza, alcuni aspetti del lungometraggio di “Fiore di Agave”, con il supporto di Maurizio Munafò, imprenditore milazzese, da sempre impegnato nella promozione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della donazione degli organi.
“Mi piace pensare che i piccoli agave vivano grazie a quello che è accaduto ad Alba” così Maurizio Munafò ha ricordato la figlia Alba, scomparsa tragicamente in un incidente stradale. Nella sua testimonianza, Munafò ha voluto sottolineare ancora una volta la difficoltà del prendere “quella determinata decisione” in una situazione di grande dolore. Un “si” che però ha ridato vita e speranza a più di cinque persone.
L’attrice Ida Elena De Razza, anche cantautrice e musicista della celtic music, prima di esibirsi con il brano “Giulia’s Ballad”, ha ricevuto il Premio Scarabeo d’Argento, realizzato dal maestro Orafo Argentiere Antonello Piccione. Il premio è stato consegnato da Salvatore Gitto.
La serata è continuata con Mario Sesti e Caterina Taricano che hanno conversato con Vera Gemma, protagonista del lungometraggio “Vera” (2022) di Tizza Corvi e Rainer Frimmel.
“Il film accomuna tutte le culture – ha dichiarato l’attrice Vera Gemma – perché racconta una storia onesta e autentica, senza pudori, e mettersi a nudo nell’animo non è facile. Il film è stato come una terapia, nonostante io abbia interpretato me stessa. Se insegna qualcosa? Di certo a non giudicare”.
Prima della proiezione del lungometraggio, l’attrice ha ricevuto il Premio Scarabeo d’Argento da Alberto Bernava.
All’Atrio del Carmine continua l’esposizione delle due interessanti mostre: “Case Matte 1943/2023 mostra fotografica nell’80° anniversario dell’operazione Husky” curata dall’Associazione “Italia Nostra” e “Scatti dal ‘900 – il divismo visto da Mario Pecorari” realizzata con la collaborazione dell’Istituto Superiore Galileo Galilei con all’interno l’Atelier della Cinema.
Appuntamenti di oggi.
Alle 16:00, al The Screen Cinema di Milazzo, ci sarà l’incontro sul giornalismo e il documentario di inchiesta a cura dell’”Associazione Città Invisibili”, con gli interventi di Marco Pirrello videomaker e scrittore e Raffaella Rinaldis “Direttrice di Fimmina Tv.
Entrambi gli ospiti saranno anche alle 19:00 all’Atrio del Carmine per il convegno “Ecologia dell’informazione. Il giornalismo scomodo nell’era della narrazione”, sempre organizzato in collaborazione con “Città Invisibili”. Seguirà la proiezione dei cortometraggi fino alle 21.30 quando verrà presentato e proiettato il documentario “Viaggio in Sicilia – Milazzo” di Franco Depasquale