Milazzo, il Castello aperto per le giornate del Fai. Con la mostra della ceramica del “Guttuso”
Le giornate del Fai aprono le porte del Castello di Milazzo, unico luogo visitabile gratuitamente in provincia di Messina. La visita della durata complessiva di circa 2 ore comprenderà il tour del complesso edilizio della cittadella fortificata e la mostra della ceramica dell’istituto alberghiero milazzese “Guttuso”. Si consiglia di lasciare l’auto nelle aree limitrofe al castello per poi raggiungere il sito a piedi. Le attività della visita saranno scandite in due momenti , visita alle aree del castello e visita alla mostra della ceramica all’interno dei locali e le sale dell’ “EX MONASTERO DELLE MONACHE BENEDETTINE DEL S.S. SALVATORE”.
Il complesso monumentale “Castello di Milazzo” si erge sul promontorio che guarda la spiaggia del Tono con una bellissima vista sulla costa dominando da una parte lo specchio acqueo e dall’altra l’entroterra di Milazzo . Ha una superficie di oltre 7 ettari e rappresenta la cittadella fortificata più grande di Sicilia; 12.070 mq sono coperti da fabbricati e si staglia sul paesaggio di Milazzo alla sommità dell’antico “Borgo” configurandosi come uno dei complessi fortificati più significativi d’Europa. Il complesso monumentale fonda le ragioni della sua collocazione sullo straordinario valore strategico della penisola di Milazzo che si protende verso le Isole Eolie, a presidio di una rada naturale che ha costituito da sempre uno dei porti più importanti della Sicilia. “La Cittadella Fortificata” rappresenta infatti uno dei pochi esempi di architettura militare in cui ancora esistono sistemi difensivi realizzati nel corso di circa 10 secoli da chi governava questo territorio.
Le attività oggetto della giornata si divideranno in due momenti principali: la visita all’area del complesso monumentale, e la mostra delle arti ceramiche. Nel primo caso i visitatori saranno accompagnati attraverso le aree del castello ripercorrendone le fasi di insediamento, l’evoluzione architettonica e tecnologica, le strategie difensive ed i simboli della città murata che ha vissuto le vicende di personaggi storici quali Federico II di Svezia, Giovanni d’Austria e non solo. La seconda parte della visita si svolgerà all’interno dello stabile, noto come ex convento delle suore Benedettine del SS. Salvatore, all’interno delle sale sarà organizzata una mostra sulla produzione ceramica e le scuole ceramiste della Sicilia.
La storia del complesso edilizio del Castello sarà il tema di una passeggiata lungo la spaniata così da ripercorrere le fasi di insediamento che vanno dalla Torre Normanna del XII sec. Fino all’edificazione della cinta difensiva Spagnola del XVI secolo passando così in rassegna le varie fortificazioni e le attività svolte all’interno degli ambienti ricordando anche i più celebri signori delle varie epoche. Per giungere poi all’interno dell’ ex convento ed i suoi saloni sono contenuti all’interno un edificio a due levazioni fuori terra realizzato e rivestito in pietra naturale e gode di un affaccio a strapiombo sul mare di notevole bellezza. Solo in parte gli ambienti e i pavimenti conservano intatte le caratteristiche originarie del luogo ma gli ampi ambienti ben si prestano alla realizzazione di mostre e cicli didattici. Lo stabile costruito nel corso di un ventennio a partire dal 1616, ha preso il posto di preesistenti fabbricati dei quali si ignora la destinazione, ma importanti a giudicare dalle numerose e ampie cisterne scavate nel sottosuolo. In origine lo stesso si apriva verso nord ed il chiostro, realizzato su due livelli, era circondato da un portico su archi; l’ingresso era sul lato meridionale. Un palazzetto quattrocentesco, rivolto a levante, è stato annesso alla struttura del convento e trasformato in cappella. Di questa nuova chiesa del S.S. Salvatore sono ancora visibili un’abside quadrangolare e un arco di trionfo a tutto sesto, con due monofore a levante (crollate nel 1977) che davano luce all’altare. Nel 1734 le monache lasciarono l’edificio che fu destinato ad altri usi e si trasferirono nel nuovo convento nel borgo fuori le mura della cittadella.
Il tour avrà inizio dall¿area della cinta muraria più esterna. Passando dalle spesse mura di Epoca cinquecentesca a firma dei medesimi ingegneri della Real Cittadella Messinese, Tomasello e Ferramolino , i visitatori supereranno le muraglie parallele a terrapieno ed alle spalle dei bastioni saranno passate in rassegna le vicende di Don Giovanni D¿Austria di cui è vivo ancora l¿anniversario dei 450 anni della Vittoria in Lepanto. Superato il tuono dei cannoni tra rivellini e terrapieni i bastioni custodiscono le mura del Duomo Antico ennesimo prodotto della stratificazione storica dell¿area li ospitava le chiese di san Nicolò e di Sant¿ Antonio Abate. Osservati i resti della chiesa dell¿Annunziata abbattuta ai tempi della costruzione dell¿ omonimo baluardo sarà già tempo di immergersi nella ali dell¿ ex. Monastero. Qui sarà la location dove verrà posta in essere la mostra incentrata sul tema della tradizione manifatturiera ceramica. L’apertura nelle Giornate FAI prevede infatti, grazie alla collaborazione con l¿Istituto d¿Arte Renato Guttuso con sede in Milazzo, un ciclo didattico sulla produzione ceramica durante del quale i visitatori verranno intrattenuti ed edotti circa le differenti fasi di realizzazione dei manufatti ceramici, con un occhio attento alle modalità realizzative tradizionali e le evoluzioni tecnologiche. Sarà possibile vedere da vicino le strumentazioni impiegate agli artigiani ed osservare all’opera dei futuri ceramisti intenti a realizzare decorazioni nonché dare forma alle loro creazioni. Verrà dato risalto all’intero ciclo produttivo dalla concezione del progetto ala realizzazione finale dei manufatti, sarà inoltre analizzata la tradizione ceramica siciliana e le specifiche delle diverse scuole ceramiste. Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni Istituto Superiore “Renato Guttuso”