Milazzo, inaugurata la mostra “Linee e paesaggi” di Nicola Buonomo e Marco Vitale
Flash indelebili che racchiudono realtà, emozioni e sensazioni. E’ stata inaugurata a Milazzo la mostra “Linee e paesaggi – l’eccezione dell’ordinario” di Nicola Buonomo e Marco Vitale. La mostra, che sarà visitabile a Palazzo d’Amico fino al prossimo 19 ottobre, presenta delle fotografie tratte dagli archivi dei due fotografi con l’intento di creare un dialogo narrativo e formale. L’ambito di ricerca nel quale si è sviluppato il progetto è prevalentemente paesaggistico territoriale. I due fotografi hanno strutturato il lavoro cercando di distanziarsi dal formulare un giudizio di valore sulle aree tematiche scelte, ma piuttosto creare un pretesto per porre nuovi interrogativi, a loro stessi e ai fruitori delle immagini. “Una mostra fotografica che ha un quid in più – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Milazzo Francesco Alesci – Aspetti eccezionali che spesso sfuggono. Ci insegna che bisogna andare ad osservare particolari che potrebbero sembrare insignificanti, e così trarre emozioni che sarebbero nascoste. Siamo onorati come amministrazione Midili di poter ospitare questi due artisti”.
Nicola Buonomo, classe 1985, vive in Sicilia, ha conseguito una laurea in medicina ed una specializzazione in Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza. Parallelamente agli studi medici ha studiato teatro e preso parte a diverse esibizioni di teatro sperimentale dove il primum movens della ricerca è stato tendere verso una verità della forma e dell’emozione rifiutando ogni tipo di cliché formale. Da alcuni anni approfondisce l’arte fotografica attraverso un percorso da autodidatta e, successivamente, attraverso un percorso individuale con un fotografo professionista che gli ha permesso di affinare la tecnica ma, soprattutto, di comprendere le radici storiche e culturali dell’immagine fotografica. Oggi, vede la fotografia come uno strumento di comprensione delle “cose” del mondo ed un pretesto per restituire un senso all’apparente caos del quotidiano. La sua ricerca tende alla conquista dello svelamento del “vero” attraverso un ‘immagine che richiede la presenza di uno sguardo lento, lontano dal chiasso dello stereotipo della figura, ma vicino al silenzio delle “cose periferiche”.
Marco Vitale, classe 1974, vive a Milazzo inizia i suoi sudi a Roma presso la Scuola Romana di Fotografia, dove apprende, con l’ausilio di professionisti di caratura internazionale l’arte della fotografia digitale e in pellicola. Quest’ultima lo attrae maggiormente ed inizia un percorso di approfondimento sull’utilizzo della camera oscura. Dopo aver lavorato come assistente alla stessa SRF, frequenta il corso di Direzione della Fotografia presso la NUCT (Nuova Università di Cinema e Televisione) negli studi di Cinecittà. Ha sempre ritenuto “la fotografia un antidoto alla superficialità – afferma Vitale – perché costringe il fruitore (consapevole) a soffermarsi sull’attimo che altrimenti scorrerebbe indifferente, vittima della moderna frenesia quotidiana”.