Milazzo, lavori pubblici e incarichi a ditte: interrogazione della minoranza e replica del sindaco Midili

I consiglieri comunali di opposizione. Lorenzo Italiano, Alessio Andaloro, Giuseppe Crisafulli e Damiano Maisano hanno presentato una interrogazione al sindaco, al segretario generale e al dirigente dei lavori pubblici in merito ai lavori pubblici (almeno 5 si evidenzia nel documento) appaltati dal Comune all’impresa “Opera Appalti” di Torregrotta. I consiglieri chiedono “di conoscere gli interventi affidati con qualsivoglia procedura, all’impresa, e gli estremi dei relativi provvedimenti a contrarre e di aggiudicazione; nonché le procedure ristrette e/o negoziate alle quali la ditta è stata invitata, ed ancora di conoscere l’albo da cui vengono selezionate le imprese affidatarie e/o invitate e con quale criterio è stata – volta per volta – esercitata tale selezione». Nella nota i consiglieri evidenziano, in generale, che «il cosiddetto principio di rotazione costituisce cardine nella disciplina dei Lavori pubblici per le procedure di aggiudicazione fino a determinati importi ed integra i principi di regolarità e trasparenza che dovrebbero animare il funzionamento della Pubblica Amministrazione».

Il sindaco Pippo Midili ha risposto all’interrogazione e nella nota di riscontro, inviata al segretario generale, al presidente del Consiglio, al prefetto e assessore regionale agli enti locali, il primo cittadino evidenzia che “l’Amministrazione risponde di atti e fatti politici e non certamente gestionali come meglio ulteriormente espresso dal Testo unico degli enti locali. Pertanto, porre quesiti, come è stato fatto in ultimo nella interrogazione, che riguardano atti e fatti di esclusiva competenza gestionale non possono formare oggetto di alcuna interrogazione consiliare poiché l’Amministrazione non ha potere di iniziativa né di intervento su attività di esclusiva competenza della gestione. Vieppiù – scrive ancora Midili – che tra gli interroganti risultano esserci un già Sindaco della città, due già assessori della città che ben sanno quali sono i compiti affidati all’Amministrazione attiva e quali sono quelli gestionali. In questo specifico caso, gli interroganti richiedono chiarimenti su comportamenti e atti posti in essere dalla gestione e quindi in netto contrasto con quanto nelle possibilità riconosciute dalla legge agli Amministratori pubblici. Si suggerisce, come appare ovvio, procedere con un accesso agli atti lì dove invece gli stessi atti non siano già pubblicati sul sito del Comune come invece è e quindi procedere, nell’eventualità siano riscontrate delle anomalie o delle gravi irregolarità, come sembrerebbero supporre gli interroganti, di procedere come prevede la Legge. Fino ad allora, personalmente ripongo massima fiducia e stima nell’operato degli uffici del Comune che sono certo hanno agito, nell’ambito dell’autonomia riconosciuto dalla Legge, nel modo più corretto possibile. Le fuorvianti notizie che possono nascere da una attenta lettura della nota ( non certamente interrogazione) inviata dai consiglieri firmatari potrebbe far adombrare comportamenti non leciti da parte degli uffici, con “interrogazioni” pubblicate dalla Stampa ben prima di essere presentati al Comune. Si invitano quindi i firmatari a seguire le strade opportune per ottenere tutte le informazioni necessari ad avere chiariti i fatti gestionali adottati, alcuni dei quali, sembrerebbe, risalenti addirittura a periodi amministrativi precedenti al 2021”.

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