Milazzo, Padre Dario Mostaccio pubblica video del furto in chiesa sui social. Poi lo elimina: “Chi si è scandalizzato perdoni la mia leggerezza”
Quaresima è periodo di riflessione, pentimento e perdono, ed è stato inaugurato con un dibattito social che potrà stimolare obiettivi di crescita. Perché nella notte scorsa la comunità di Milazzo si è divisa sulla pubblicazione di un video sui social da parte del parroco del Sacro Cuore, Padre Dario Mostaccio. Che poi ha “confessato” la sua definita leggerezza. In primis il video. Come in un film degno della miglior sceneggiata napoletana. un uomo entra nella chiesa vuota e svuota la cassettina delle offerte, non prima di aver fatto in segno della croce… E Padre Dario Mostaccio, evidentemente già precedentemente caduto nella trappola furtiva, pubblica il video sui social. Accompagnato da questo commento: “Lupin passò alla storia come il “ladro gentiluomo”… il mio “mister X” passerà alla storia per il “ladro religioso”, prima di svuotare la cassetta si fa un bel segno di croce davanti la statua di Maria i nostri anziani direbbero “lassamu fari a Diu”. Lo stupore per il gesto sui social di sposta anche sull’opportunità della pubblicazione del video, sulla “radice del bisogno” che potrebbe aver indotto a rubare e tante altre opinioni, e il parroco lo elimina dalla bacheca. “Post eliminato. Qualcuno, giustamente, si è turbato – scrive Padre Mostaccio – La mia voleva essere solo ironia, purtroppo poco compresa. Non giudico la persona, se avesse chiesto avrei approfondito la conoscenza per capire il bisogno. Spero che coloro che sono rimasti scandalizzati possano perdonare questa mia leggerezza ed eventualmente giudicarmi per conoscenza diretta. Spero possano anche essere comprensivi quando altri gesti simili, sicuramente per bisogno, saranno compiuti in abitazioni private”. Episodio che nel complesso, chiaramente, apre uno squarcio sul rispetto degli altri e delle cose altrui, sui bisogni di tante famiglie (non solo economici), e anche sull’uso educativo dei social. Con più vigore!