Milazzo, servizi Ambiente. I sindacati chiedono un atto di responsabilità: 15 lavoratori rimasti nel limbo
Che nell’ambito del cambio appalto del servizio rifiuti appena avvenuto nel cantiere di Milazzo il transito dei lavoratori sarebbe stata un’operazione complessa non vi erano dubbi – esordiscono Carmelo Pino. Michele Barresi e Ferdinando Vento, segretari di Fp Cgil, Uiltrasporti e Fiadel – ma mai ci saremmo aspettati che 15 unità sarebbero rimaste in un vero e proprio limbo, sospesi tra il diritto maturato al mantenimento del posto di lavoro e una procedura di licenziamento che non ci risulta neppure espletata nel rispetto delle normative.Oggi, mentre 71 unità , che il sindacato ha da subito reputato insufficienti a svolgere il complesso servizio rifiuti per tutto il comprensorio mamertino, sono all’opera con la ditta subentrante Caruter, altri 15 dipendenti non sono transitati al nuovo gestore, nonostante le richieste dei sindacati. In tutti gli incontri tenutesi tra le parti, nelle note inoltrate alla prefettura di Messina e al Centro dell’Impiego, i sindacati hanno formalizzato come vi fossero tutti i presupposti per garantire i livelli occupazionali secondo quanto previsto dalle clausole sociali del contratto nazionale di categoria. Ma il paradosso – continuano le organizzazioni sindacali – è che neppure la ditta uscente Supereco ha inteso fino ad oggi incontrare i sindacati in merito alla richiesta di valutare quale sia, vista la situazione, la futura posizione occupazionale di questi lavoratori. Siamo stati sempre distanti dalle dinamiche politiche che in queste settimane in consiglio comunale hanno accompagnato il transito del servizio al nuovo gestore – continuano i sindacati – e giudicando inutili le polemiche cogliamo l’occasione invece per sollecitare sempre un proficuo dialogo tra le parti per trovare soluzioni che reputiamo ancora possibili . Di certo quasi tre lunghi anni di incertezza sull’aggiudicazione della gara settennale e il susseguirsi di affidamenti temporanei del servizio hanno ingarbugliato una matassa occupazionale che è risultato difficile dipanare al momento del transito di questi lavoratori nonostante l’impegno profuso da tutte le parti in causa. Ad oggi – concludono i sindacati – dopo anni in cui utenza e maestranze hanno pagato una fase di evidenti incertezze e precarietà, auspichiamo un ulteriore impegno delle parti per evitare, in un periodo reso ancor più difficile dalla pandemia, che 15 lavoratori restino senza occupazione essendo certi che il loro impegno sia determinante per dare il servizio che la città di Milazzo da tempo reclama.