Milazzo, società partecipate: il Consiglio comunale approva la delibera.Dibattito sul trasferimento a Giammoro del Dipartimento di Salute Mentale
Approvata in consiglio comunale, convocato d’urgenza, la ricognizione periodica delle partecipate pubbliche al 31.12.2020. Su 17 presenti sono stati 13 i favorevoli, 4 gli astenuti (Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli, Antonino Amato ed Antonio Foti, e con lo stesso esito è stata data immediata esecutività alla delibera.
I lavori d’aula sono stati però dedicati in buon a parte agli interventi preliminari, di seguito ad un intervento di Foti sulla gravità dei fatti in Ucraina. Il consigliere in proposito ha invitato il presidente Alessandro Oliva a confrontarsi con il sindaco Pippo Midili e la sua amministrazione per mettere in atto iniziative finalizzate all’accoglimento dei profughi. In merito Oliva ha fatto sapere che sono stati avviati già contatti a tal fine, dando concreti segnali di accoglienza e di apertura.
E’ stato poi Giuseppe Doddo a porre all’attenzione del consiglio il problema di attualità riguardante il trasferimento a Giammoro del Ser.D. di Milazzo, servizio per dipendenze patologiche conseguentemente alle fatiscenti condizioni in cui versa l’attuale struttura dell’Asp che opera a Vaccarella. Lo stesso ha poi fatto riferimento ai tanti servizi che nel tempo, nel silenzio e nell’indifferenza della politica locale, sono stati dislocati altrove, per cui ha sollecitato un’immediata azione tendente ad evitare la perdita del centro di Vaccarella, sollecitando l’Asp ad intervenire subito invece per procedere alla ristrutturazione e alla restituzione della piena efficienza ai locali dove sono allocati i servizi in questione.
Anche il presidente ha individuato i tanti uffici che negli anni hanno perso sede a Milazzo, mentre nella fattispecie ha chiamato in causa l’Asp, che ha la titolarità dei locali, perché effettui i necessari interventi di manutenzione, evitando il trasferimento a Giammoro con il ricorso a una provvisoria locazione in città per consentire il recupero degli immobili destinati al dipartimento di salute mentale.
Per Lorenzo Italiano presentatore di un’interrogazione in giornata sull’argomento, le preoccupazioni rappresentate sono condivisibili, anche in relazione al disagio che la dislocazione a Giammoro del servizio provocherebbe all’utenza, e in particolare a quella proveniente dalle Isole Eolie.
Il consigliere Antonino Italiano ha accusato la politica locale facendole addebito di carenze che nel tempo hanno fortemente penalizzato la città. Riferendosi ai mancati interventi di manutenzione nell’immobile, li ha considerati “una scelta politica che arreca comunque danni alla città ed all’utenza”.
Amplificando la problematica a ricorrenti vicende ospedaliere, Massimo Bagli ha ricordato al presidente che da tempo giace una richiesta di consiglio straordinario con la presenza della deputazione regionale e nazionale. Ritardo per la mancata disponibilità dell’Asp, ha replicato Oliva, ma se si vuole la seduta consiliare si può fare.
Di questo avviso Alessio Andaloro trattandosi di una richiesta risalente a tanti mesi addietro, mesi in cui l’Asp avrebbe potuto effettuare pure interventi di manutenzione nei locali fatiscenti.
La necessità di fare una seduta di consiglio ravvisata anche da Crisafulli in presenza del depotenziamento dell’ospedale. Nella mancata disponibilità dei vertici dell’Asp, nonostante le varie richieste, Oliva ha detto che una decisione sarà presa in conferenza dei capigruppo.