Milazzo, statua della Madonna gettata tra i rifiuti: linea dura del sindaco contro gli incivili
Linea dura dell’Amministrazione comunale nei confronti degli incivili. La segnalazione da parte degli addetti al ritiro dei rifiuti della statua di una Madonnina gettata in un piccolo canotto che evidentemente non serviva più, aggiunta all’abbandono di sacchetti dell’immondizia in alcune strade della periferia, ha indotto il sindaco Midili a chiedere agli uffici un aumento dei controlli, attraverso un potenziamento della videosorveglianza.
In effetti l’episodio della statua della Madonnina (avvenuto nella via Guido, la strada che dalla riviera di Ponente collega alla frazione Santa Marina) e che ospita in prevalenza abitazioni di chi trascorrere il periodo estivo è eloquente oltre che altamente mortificante. Si ritiene che tutto sia possibile e che alla fine l’impunità finisce sempre col prevalere.
«Non sarà così – afferma il Sindaco – perché garantisco che questa storia dei “luridi” della spazzatura prima o poi finirà. Sarà una lotta dura, qualcuno pensa impari, ma sono convinto che con la determinazione e l’assenza di sconti ai responsabili, riusciremo in questo intento. Ho già dato disposizione agli uffici di acquistare altre telecamere da installare in diverse zone del territorio ritenute critiche, mentre si stanno notificando i verbali delle persone che sono state individuate con le fototrappole già esistenti. E vi assicuro che si tratta di multe salate cui si aggiungeranno i costi per lo smaltimento, mentre si sta valutando anche la denuncia all’autorità giudiziaria per abbandono di rifiuti. Non la si può dare vinta ad un centinaio di cittadini che continuano in barba a tutto a disfarsi di qualsiasi cosa, senza rispettare nessuna regola, rendendo vano il sacrificio fatto da tutti gli altri milazzesi. Non possiamo tollerarlo. Sarà una lotta senza confini, non arretreremo di un passo, anzi ho già dato direttive per potenziare i controlli. Lo dobbiamo ad una città che vuole cambiare come dimostra il raggiungimento, appena il mese scorso del 67 per cento di percentuale di “differenziata”».