Monreale, la Regione finanzia il restauro di una tavola nella Chiesa del Sacro Cuore
La grande tavola centinata raffigurante il Sacro cuore di Gesù, conservata a Monreale nella chiesa gesuitica del Sacro Cuore, tornerà presto a risplendere grazie ad un delicato intervento di restauro finanziato dalla Regione Siciliana. La soprintendenza ai Beni culturali di Palermo ha già effettuato la consegna dei lavori all’impresa di restauro, la palermitana Loris Panzavecchia. L’intervento sulla pala d’altare e sulla maestosa cornice intagliata, che si concluderà in 180 giorni, è coordinato dall’arch. Maria Serena Tusa e diretto da Sandra Proto e Mauro Sebastianelli della Soprintendenza.
La tavola, dal forte carattere devozionale, presenta il Cristo circondato da raggi al centro della composizione, ai lati vi sono la Madonna e San Giuseppe inginocchiati, mentre in alto troviamo il Padre Eterno tra angeli. L’opera, databile tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, mostra una composizione ancora tardo manieristica che risente della produzione artistica romana di Scipione Pulzone e dei Carracci. Il dipinto è inserito in una cornice lignea a cassetta intagliata e dorata mediante la tecnica della meccatura e arricchita, nella fascia interna, da lastre in vetro dipinte a motivi vegetali vincolate al supporto tramite adesivi organici. La struttura è inoltre caratterizzata da un ricco intaglio decorativo dorato posto sulla parte sommitale che riporta il simbolo mariano e da una struttura basamentale ad urna, che svolge anche la funzione di sostegno dell’intero manufatto. Quest’ultima presenta modanature dorate e una decorazione di base a finto marmo rosso, nel tempo, modificata nella forma e nel colore.
Durante i primi mesi di restauro il manufatto sarà sottoposto a un’accurata campagna fotografica preliminare con luce normale e ultravioletta e a indagini multispettrali non invasive. Tali indagini contribuiranno a caratterizzare le tecniche esecutive e lo stato di conservazione dei molteplici materiali presenti.
L’intervento seguirà il criterio della compatibilità e della reversibilità degli interventi, nel rispetto della valenza storica e artistica del manufatto nonché del recupero estetico dello stesso.