Musica, “LE MIE RAGIONI” é il nuovo singolo di Bianca
Una canzone che si prende la responsabilità di assumere le caratteristiche di un punto di svolta, dai limiti che il mondo a volte ci impone per vivere un amore puro, qualsiasi esso sia. Perché i sentimenti non possono e non dovrebbero rimanere incatenati, vittima di pregiudizi, ma hanno il diritto di esistere e di potersi esprimere sotto qualsiasi forma. Ci sono tante ragioni per credere che in questo c’è ancora tanto e forse troppo ancora da fare.
Bianca si mette in gioco ed instaura un dialogo con l’ascoltatore: lo fa nella maniera più umile partendo da se stessa, complice la bellezza dell’arte in grado di superare i limiti, e perché no, abbattere qualche barriera. E’ la voce narrante di tante esperienze ed emozioni che il mondo ancora ad oggi non guarda, ma giudica da una prospettiva sbagliata.
Non è un compito semplice, ma è molto più grande l’intenzione di poter combattere per i propri ideali, con la speranza di poter lanciare un messaggio, o meglio lasciare un segno, urlando “AMAMI”.
La copertina del singolo e il relativo videoclip di prossima uscita de “Le mie ragioni”, puntano mediante l’utilizzo di molteplici simboli, alla liberalizzazione da quel senso di oppressione, per lasciar spazio a se stessi e alle proprie aspirazioni.
L’artista si guarda allo specchio: la purezza di un amore e l’innocenza di qualsivoglia relazione è affidato al bianco del velo e del vestito da sposa. In contrapposizione, il mistero e intensità, affidati ai guanti in pizzo rigorosamente neri e al pendente, che oscilla proprio come una bandiera a seconda dei momenti. Bianca porta in scena se stessa e lo fa con i suoi fedeli anfibi.
La quantità di luce e l’effetto del bianco si contrasta agli elementi neri e scuri, che ruotano intorno all’artista, proprio come simbolo di negazione, opposizione e protesta. Il nero è l’ignoranza, l’assenza di principi etici e morali; il bianco è inizio, positività, è il bene, e la speranza che ci sia e ci sarà sempre di più qualcuno in grado di capire, davvero. (Adnkronos)