Nautica, Cecchi: “Nel 2024 normalizzazione crescita settore”

(Adnkronos) – ''Nell’Assemblea privata di questa mattina, abbiamo diffuso i dati dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, l’unico centro di analisi sul settore – elaborati in partnership con Fondazione Edison. Ricordo che il fatturato del comparto industriale ha raggiunto nel 2023 il massimo storico di 8,33 miliardi di euro, -1 miliardo in più rispetto al 2022, che aveva fatto registrare una crescita del 20% sul 2021-, e il record storico dell’export, che ha raggiunto i 4,23 miliardi di euro. ''Secondo l’Ufficio Studi, il 2024 vedrà una normalizzazione della crescita del settore, con una chiusura d’anno positiva per il settore superyacht, a differenza del comparto di produzione di unità fino a 24 metri per cui prevede un assestamento e, in alcuni segmenti di mercato, in particolare della piccola nautica, una contrazione''. Lo sottolinea il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, in occasione dell'assemblea pubblica. ''In questo ambito si collocano gli interventi che abbiamo chiesto e chiediamo al Governo, che interessano trasversalmente vari Ministeri, ma anche a tutte le amministrazioni pubbliche,al fine di stimolare il mercato interno attraverso semplificazioni burocratiche e snellimento di adempimenti e costi per i diportisti -aggiunge Cecchi-.Con molto lavoro da parte della struttura dell’Associazione ci siamo riusciti – ad esempio con il Regolamento di attuazione al Codice – per il resto stiamo lavorando, con l’approccio collaborativo di sempre e con la consapevolezza che non ci sono molti settori in Italia in grado di sostenere in questo modo la crescita''. ''Ci sono molte risposte positive, abbiamo ad esempio avviato un proficuo confronto con l’Ambiente sui dragaggi, altre sorprendentemente negative,come la presa di posizione del Ministero della Sanità che – da mesi – blocca i corsi per il conseguimento del Titolo professionale semplificato o l’Agenzia delle Entrate, da cui aspettiamo risposte da un anno. Noi, crediamo fermamente che – visti i numeri – sostenere il settore sia un servizio al Paese e continueremo a pretenderlo'', conclude Cecchi. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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