Nel paese di Borrelli, “non è uno squalo”. “Il suo hobby? Colleziona trattori

Un uomo riservato, di poche parole, ma sempre disponibile; profondamente legato al territorio con una forte passione per i trattori. E’ questo il ritratto di Angelo Borrelli, capo della protezione civile, che emerge dalle testimonianze dei suoi concittadini raccolte dall’Adnkronos. Borrelli, è sicuramente l’uomo dell’emergenza: alle 18 tutta Italia,e dunque pure nel suo paese d’origine di Santi Cosma e Damiano nel basso Lazio, accendono tv, radio, web e social network per ascoltare, attraverso la sua voce, il bollettino su guariti, deceduti e sul numero dei nuovi positivi al coronavirus. Ma chi è veramente l’uomo che sta gestendo la più grande emergenza dal dopoguerra? Classe 1964, Borrelli è originario di Santi Cosma e Damiano, piccolo comune di 7mila abitanti in provincia di Latina, uno degli ultimi del Lazio, al confine con la Campania. Ha frequentato l’Istituto tecnico commerciale ‘Gaetano Filangeri’ di Formia, per poi proseguire gli studi in Economia e Commercio a Cassino. Chi lo conosce bene in Paese, ne parla come di “una persona in gamba” che ha “fatto strada grazie alle sue capacità”. Un uomo riservato, ligio al dovere che ha fatto del suo lavoro una missione.

“Angelo, che conosco da quando era piccolo, è molto legato alla sua famiglia e alla sua terra. La vecchia cultura contadina l’ha reso una persona molto semplice e questo sicuramente l’ha aiutato nella sua carriera” afferma il sindaco di Santi Cosma e Damiano, Franco Taddeo, che annuncia: “appena finirà questa emergenza conferiremo ad Angelo Borrelli la cittadinanza onoraria perché, nonostante l’altissima carica, ha conservato tutto il suo amore per il paese, i cittadini e il territorio di Santi Cosma e Damiano”.

Come dimostrano, infatti, i buoni rapporti con i suoi concittadini: “Non ha tagliato i ponti con le sue origini. Non ci ha dimenticato e risponde a tutti. Angelo è anche sempre presente a tutte le nostre manifestazioni della Protezione Civile, dimostrando un forte legame con le basi territoriali della struttura del governo“. Nonostante il ruolo, infatti, sottolinea Bruno Romanelli, responsabile della protezione civile di Santi Cosma e Damiano, che conosce personalmente Borrelli, “è molto vicino al mondo dell’associazionismo e del volontariato”. In questi giorni di emergenza “non ci siamo sentiti. Solo qualche messaggio per solidarietà. Questa non è un’emergenza qualsiasi e lui sta mettendo in campo tutta la sua professionalità ed esperienza”.

L’emergenza sanitaria, dunque, per chi lo conosce, è in buone mani. “Gli italiani hanno fiducia in lui; si attiene ai fatti e numeri e questo viene apprezzato” aggiunge il sindaco. Eppure il suo silenzio e la sua forte resistenza ad essere coinvolto nelle polemiche, lo hanno fatto sembrare in qualche occasione caratterialmente debole. Ma non è così. “E’ meticoloso; si dedica allo studio ed è deciso nel raggiungere gli obiettivi” dice un suo ex compagno di scuola, Rocco Mignano. E per gli altri concittadini, dal vicino di casa all’ex gestore di un distributore di benzina che l’ha visto crescere: “E’ un uomo onesto, pieno di umanità” e, soprattutto, profondamente corretto, “non è uno squalo, non pugnala alle spalle”.

“Forse nella comunicazione manca un po’ di appeal? Certo, oggi è importante ma questo non è il momento di polemiche sterili. Siamo tutti nella stessa barca e dobbiamo remare nella stessa direzione” afferma Carmela Cassetta di Santi Cosma e Damiano e presidente del parco Riviera di Ulisse che sul capo della protezione civile afferma: “E’ tenace, capace. E’ motivo di orgoglio per i suoi concittadini e non solo”.

Borrelli è in protezione civile dal 2002 e ha lavorato fianco a fianco a Guido Bertolaso nel periodo del terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. Un evento tragico che ha segnato la sua carriera, saldando fortemente il rapporto con i colleghi, Bertolaso in primis, con il quale si dice pronto a lavorare nuovamente insieme. “Lui mi ha insegnato tutto. Se devo ringraziare qualcuno per dove oggi sono è proprio Bertolaso”, così al suo amico Rocco Mignano, Borrelli parla dell’ex capo della protezione civile. Tra i due, dunque, non c’è competizione ma solo rispetto e sincera amicizia.

Fortemente legato al suo territorio, Borrelli torna spesso nel suo paese di origine dove vivono ancora i suoi genitori (ai quali tutti i giorni dedica una telefonata) e dove ama rigenerarsi a contatto con la campagna. “Ha un rapporto straordinario con le persone e il territorio e quando può si mette sul trattore e va a lavorare la terra” afferma il sindaco e la conferma arriva anche da qualche vicino: “Si diverte a lavorare la terra e a potare gli ulivi”; i suoi trattori, aggiungono “sono dotati di tutti i comfort” e al papà, che gliene chiede conto sul numero, risponde: “C’è chi si compra le barche e chi si compra i trattori”.(Adnkronos)

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