Nizza, killer era sbarcato a Lampedusa
Era sbarcato a Lampedusa con un gruppo di migranti il killer tunisino dell’attentato nella chiesa di Nizza in cui sono morte tre persone.
Brahim Aoussaoui, 21 anni, era sbarcato sull’isola di Lampedusa lo scorso 20 settembre con altri venti connazionali, come apprende l’Adnkronos. Dopo un breve passaggio all’hotspot di Lampedusa, il giovane tunisino venne trasferito sulla nave quarantena ‘Rhapsody’ dove è rimasto fino all’8 ottobre. Il 9 ottobre è stato poi trasferito in un Centro per migranti, a Bari. Subito dopo ha avuto il foglio di via e dall’Italia ha raggiunto in maniera clandestina la Francia.
L’uomo, si apprende da fonti del Viminale, “non era mai stato segnalato dalle autorità tunisine, al contrario di altri, e non era neanche segnalato sotto il profilo della sicurezza nei canali di intelligence”.
Il procuratore dell’antiterrorismo francese, Jean Francois Ricard, ha riferito che l’autore dell’attacco di Nizza era “in possesso di un documento della Croce rossa italiana a nome di un tunisino nato nel 1999”. L’uomo è ricoverato in gravi condizioni. Aveva un Corano e due telefoni. Le forze dell’ordine che lo hanno ferito a colpi d’arma da fuoco hanno rinvenuto anche “l’arma del delitto, un coltello di 30 centimetri con una lama di 17”. Sono stati trovati anche due coltelli non utilizzati e uno zaino con effetti personali.
Intanto il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica “ha determinato di richiedere le audizioni della Signora Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia Prefetto Gabrielli”. L’audizione si svolgerà “sulle specifiche tematiche riguardanti gli eventi di piazza che si stanno verificando e sulla vicenda del cittadino tunisino che transitato dall’Italia ha poi compiuto il sanguinoso attentato in Francia”. (Adnkronos)