Novara di Sicilia, completato il progetto di messa in sicurezza del quartiere Arancia
L’Ufficio speciale per la progettazione della Regione Siciliana ha completato il progetto esecutivo per i lavori di messa in sicurezza della scarpata al di sotto del quartiere Arancia a Novara di Sicilia, nel Messinese. La zona degli interventi si trova sul lato est del centro abitato ed è stata classificata come area di pericolosità molto elevata (P4) con un livello di rischio altrettanto alto (R4), come dimostrano le lesioni già apparse su alcuni fabbricati.
Il progetto esecutivo, realizzato dagli uffici guidati da Leonardo Santoro, prevede il consolidamento della scarpata attraverso la realizzazione di una paratia che si svilupperà, in un primo tratto, per una lunghezza di oltre 200 metri e che sarà costituita da 170 pali. L’opera di contenimento è necessaria per impedire che il dissesto possa estendersi anche a quelle aree che attualmente non ne sono coinvolte.
Tra la paratia e il quartiere Arancia si interverrà per mitigare i fenomeni di ruscellamento superficiale ed erosione della scarpata con opere di ingegneria naturalistica come gabbioni in pietrame e con interventi antierosivi come viminate e gradonate. Tutti questi interventi verranno portati avanti nel rispetto del contesto ambientale e saranno indispensabili ai fini della messa in sicurezza e della riqualificazione funzionale dell’area.
Tra gli interventi previsti c’è anche la ricostruzione, con rivestimento in pietra naturale locale, di un tratto dei muri di sostegno a ridosso del ciglio della scarpata ormai in stato di degrado e lesionato in molti punti. Per rendere l’area fruibile da parte della cittadinanza è prevista anche la riqualificazione di un tracciato esistente in percorso pedonale in terra stabilizzata. Inoltre sarà installata una staccionata in legno di castagno a protezione della scarpata lato valle.
Il progetto esecutivo fissa il tempo utile per completare i lavori in un anno a partire dalla consegna. Il finanziamento complessivo ammonta a 3 milioni di euro. Ad avviare gli interventi sarà la Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico che si è avvalsa del lavoro dell’Ufficio speciale per la progettazione sulla base di un accordo interistituzionale.