“Nuovi” esami di maturità, “Soluzionescuola” sostiene gli studenti nella protesta: “Così non si va verso la normalità”
Dopo le decisioni del Ministero dell’Istruzione per quanto riguarda gli esami di Maturità che andranno in scena il prossimo giugno cresce il fermento di protesta tra gli studenti a Messina. Da più parti si pensava ad un piccolo passo indietro per ricominciare. Se le anticipazioni infatti davano ormai per scontata la presenza di una prima prova e di un orale, quest’anno il Ministero ha deciso di rivoluzionare tutto per ritornare, gradualmente, al normale impianto dell’esame. Unico “favore” concesso agli studenti è una seconda prova per così dire “su misura”, predisposta da ogni commissione – tutta interna – a seconda del percorso seguito dalle singole classi durante la pandemia. Inevitabile la protesta. Già in un recente sondaggio condotto dal portale Skuola.net, si poteva osservare come appena il 14% dei 2.500 maturandi intervistati avrebbe voluto svolgere un esame di Stato completo, con entrambe le prove scritte. Mentre il 70% avrebbe volentieri confermato la Maturità già vista nel 2020 e nel 2021. E mentre gli studenti annunciano mobilitazioni a partire da domani 4 febbraio, scende in campo al loro fianco anche “Soluzione scuola”, il Coordinamento della regione Sicilia dei presidenti di consiglio d’Istituto. “Sì, è così: come da proposta del Ministero dell’Istruzione, gli esami di maturità dell’anno scolastico 2021/2022 si svolgerebbero secondo “normalità” – si legge in una nota del presidente Leo Brancatelli – Per tutti i nostri figli, alias studenti, l’impatto sarebbe di non poco momento! Negli ultimi due anni, come è a tutti ben noto, infatti, la loro crescita e sviluppo scolastico si sono svolti, pressoché esclusivamente, attraverso i cosiddetti moduli in Dad. Sono alunni, in altre parole, che hanno frequentato, per questi anni, solo una settantina di giorni “in presenza” e che, a tutt’oggi, rappresentano un vero “tallone d’Achille” per le famiglie. Spaesati nella loro crescita real-virtuale, sono quei giovani che hanno percorso il triennio che si conclude raggiungendo un traguardo più digitale che di contatto. Una proiezione al prossimo futuro anticipata. Riteniamo, tuttavia, che “normalità” non sia un esame come quello, per loro, da ultimo proposto – continua Brancatelli, presidente del consiglio d’Istituto del La Farina – Non può esserci una maturità al “gusto Covid-19”. In ultimo, ma non per ultimo, sommo stupore desta la regolamentazione organizzativa di questo esame. Centinaia di Commissioni, per centinaia di Istituti, per centinaia di migliaia di diverse prove. La scelta della seconda prova di esame, è evidente, sarebbe diversa per ogni commissione di esame: quindi, sia all’interno dello stesso Istituto, sia fra i diversi Istituti dello Stato. Dulcis in fundo, la votazione finale da Curriculum vitae: Uguale per tutti! Ma il ritorno alle regole non può e non deve produrre ingiustizie”.
Secondo “Soluzione scuola” – che a Messina oltre che da Brancatelli è rappresentata dall’avvocato Luigi Giacobbe, presidente del Consiglio d’Istituto del Seguenza – di fronte a una situazione controversa e ambigua, come quella rappresentata, sarebbe più opportuno sospendere il giudizio e lasciare ai diretti interessati (dagli studenti ai genitori, dai docenti ai dirigenti e tutte le agenzie educative), la facoltà, ove non addirittura la possibilità, di scegliere le modalità più opportune di svolgimento degli esami di maturità 2021/2022. “Come da Manzoniana memoria: “Ai posteri l’ardua sentenza”. Già solo per quanto indicato, ci si unisce a quanto, in tal senso, si sta palesando anche in altre Regioni e, in totale condivisione, si chiede una diversa impostazione di questo esame di maturità”, conclude la nota. Lunedì scorso la questione è già stata affrontata dal consiglio di istituto del Seguenza, che ha manifestato solidarietà agli studenti rilevando la disparità di trattamento che subiranno gli studenti della prossima maturità rispetto a quelli dell’anno passato nonostante abbiano subito le stesse difficoltà, ad eccezione di qualche giorno in più in presenza.