OpenAI pronta a sfidare Google con un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale

(Adnkronos) – Negli ultimi anni, Google ha dominato il ricchissimo mercato dei motori di ricerca con una tranquillità disarmante. Nel panorama attuale dei motori di ricerca, il colosso di Mountain View detiene a livello globale circa il 92% della quota di mercato nel 2024. Una percentuale che non ha subito particolari oscillazioni, infatti altri motori di ricerca come Bing e Yahoo hanno quote molto più piccole, con Bing che oscilla intorno al 3% e Yahoo sotto l'1%. Questi numeri riflettono una consolidata preferenza degli utenti per Google che nel corso degli anni, dal lontano 1998, ha saputo introdurre servizi come Google Ads, Google Maps e Google News, che hanno ulteriormente integrato la ricerca nel quotidiano degli utenti rendendola sempre più personalizzata e localizzata, con il motore di ricerca che utilizza dati sulla posizione e dati sul comportamento degli utenti per affinare i risultati. Tuttavia proprio Sam Altman, CEO di OpenAI, durante un'intervista con Lex Fridman il mese scorso ha suggerito che ChatGPT potrebbe rappresentare il futuro della ricerca, integrando i Large Language Models e la ricerca stessa, affermando:"Se possiamo costruire un motore di ricerca migliore di Google, allora dovremmo farlo," ma ha aggiunto che ciò sarebbe una sottostima di ciò che l'IA può effettivamente essere e potrebbe effettivamente fare. "Google ti mostra 13 annunci e dieci link blu, che è un modo per trovare informazioni, ma ciò che mi entusiasma è che forse esiste un modo molto migliore per aiutare le persone a trovare e agire sulle informazioni." Il lancio di un motore di ricerca basato su ChatGPT da parte di OpenAI potrebbe rappresentare una svolta significativa. ChatGPT sembrerebbe avere tutti numeri non solo per rendere la ricerca più veloce grazie alla sua capacità di elaborazione del linguaggio naturale ma potrebbe offrire agli utenti anche delle informazioni di qualità superiore, più precise e contestualizzate, arricchite da immagini e fonti dettagliate. Del resto OpenAI ha già dimostrato con ChatGPT di poter gestire una ampissima gamma di query con un'efficacia sorprendente, rivoluzionando il modo in cui gli utenti interagiscono con le informazioni digitali. 
La registrazione del dominio search.chatgpt.com, e indiscrezioni da più fonti che ipotizzano addirittura una data per il lancio del motore di ricerca di OpenAI per il 9 maggio suggeriscono una strategia aggressiva e ben pianificata per posizionare ChatGPT come una reale alternativa a Google.  La sfida a Google sembra essere quindi molto più che evidente e potrebbe non solo cambiare le abitudini degli utenti ma anche riscrivere completamente e in modo forse del tutto nuovo le regole del marketing digitale e della pubblicità online. Google non starà certo a guardare. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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