Pace del Mela, il sindaco Mario La Malfa contesta alla Gestione Commissariale ASI la “trasferibilità” dell’impianto di depurazione in capo al Comune
Nell’era del conflitto di responsabilità e di competenze sulle gestioni dei servizi a tutto tondo, che spesso si materializza in disservizi, scoppia la grana dell’impianto di depurazione di Giammoro a Pace del Mela, dove il sindaco Mario La Malfa contesta alla Gestione Commissariale ASI la “trasferibilità” dell’impianto di depurazione in capo al Comune. Ecco il testo integrale della nota di La Malfa:”Trasferimento dell’Impianto di depurazione a servizio dell’agglomerato industriale di località Giammoro (Pace del Mela) e a servizio delle pubbliche fognature di prima categoria dei Comuni di S. Filippo del Mela, Pace del Mela, Gualtieri Sicaminò, Condrò, S. Pier Niceto e Monforte San Giorgio. Il Sindaco Mario La Malfa risponde al Consorzio ASI con una nota articolata con la quale contesta fermamente la posizione assunta dalla Gestione Commissariale ASI in merito alla “trasferibilità” dell’impianto di depurazione in oggetto in capo al Comune di Pace del Mela. Si è evidenziato, pertanto, che stante l’intervenuto sequestro e la mancata messa a norma degli impianti, nonché la dirimente circostanza che la copertura finanziaria è stata ripristinata tra il Consorzio ASI e la società di costruzioni Dondi S.p.a., non sussistono i presupposti per il trasferimento dell’Impianto di depurazione al Comune di Pace del Mela, e ciò in assenza di un necessario ed adeguato supporto motivazionale. Piuttosto la volontà di trasferire l’impianto in oggetto appare come una mera necessità di attribuire responsabilità, oneri e costi sul Comune di Pace del Mela, senza il benché minimo riscontro in termini di necessità o, quanto meno, di opportunità. Né tantomeno può rilevare la circostanza che non sia stato “ancora affidato il servizio idrico per il territorio della Città Metropolitana di Messina ad un gestore unico”. Infatti, la responsabilità per la mancata individuazione del Gestore Unico del servizio idrico integrato per il territorio della Città metropolitana di Messina, da parte dell’ATI di Messina, non può essere “scaricata” sul Comune che subirebbe il gravoso onere e la forte responsabilità della titolarità di un’infrastruttura oggetto di sequestro giudiziario per ragioni note. È di tutta evidenza che la titolarità dell’impianto in questione andrà trasmessa all’ATI di Messina. IL Sindaco Mario La Malfa”