Palacultura di Messina conquistato dal musical “Questo è amore – La Leggenda di una Sirena” delle associazioni “Blue Notes” e FabFable”

Luglio 30, 2024Luglio 30, 2024 Vetrinatv 0 commenti

Applausi scroscianti per aver regalato al pubblico intense emozioni, grazie ad un musical che alla magia del tema ha proposto la raffinatezza dei particolari, l’eleganza che ha catturato gli spettatori insieme al ritmo dello spettacolo. L’Associazione Musicale “Blue Notes” E.T.S. e l’Associazione socio-culturale-ricreativa-teatrale “FabFable” hanno presentato al Palacultura di Messina il musical “Questo è amore – La Leggenda di una Sirena”, evento davvero coinvolgente per grandi e piccini attorno alla storia d’amore da favola. La Sirenetta Ariel e il suo principe Eric vivono insieme grandi avventure per coronare alla fine il loro sogno d’amore davvero particolare. Grande la soddisfazione dei due sodalizi in sinergia, con la direzione artistica del vocal coach Davide Borgia con la regia e le scenografie di Daniele Maisano, anche loro tra i protagonisti sulla scena insieme ad Alessandra Muratore, Martina Silipigni, Francesco Papalia, Fabio Di Fiore, Gioele Costa, Giovanni Trifirò, Alberto Liga, Daniela Carello, Giulia Andriolo, Serena Perdichizzi, Silvia Fucile, Giorgia Cuzzupè, Federica Grasso, Roberta Tatania, Giusy Mandanici, Marco Criscione, Loriana Mangano, Alessandro Grillo. Particolarmente applaudito anche per la sua vivacità e simpatia il più piccolo del cast, Gioele Costa di Pace del Mela che aveva brillato in diversi concorsi musicali, mostrandosi come grande talento da coltivare e anche qui non ha deluso le attese facendosi apprezzare per la sua verve e la sua puntualità nella recitazione. Le coreografie sono state di Serena Perdichizzi e Silvia Fucile, i costumi di Giusimaria Mandanici, il trucco di Stefania Raneri, assistente di regia Valentina Firinu, grafiche Giuseppe Nania, e responsabili delle pubbliche relazioni Rosy Parisi e Daniela Carello. Una sinergia tra due realtà già protagoniste di esperienze positive grazia da un’intesa palpabile. L’associazione musicale Blue Notes ha portato in scena dal 2019 ad oggi “Il Tempo delle Cattedrali”, tratto dal più famoso “Notre Dame de Paris” di Cocciante-Panella che ha riscosso grande successo in provincia e la FabFable ha portato in scena “La bella e la bestia – L’amore oltre le apparenze”. Ma questo è uno spettacolo che sicuramente merita di ritornare nuovamente in scena!

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LA VETRINA DEL CUORE

di Francesco Pinizzotto

Lo tsunami internet che soprattutto nell’ultimo decennio ha sconvolto l’economia, i rapporti personali, la visione della realtà in tempi e luoghi rapidi e mutevoli come non mai, impone anche un’informazione accurata. E in vetrina vanno le notizie che effettivamente meritano attenzione. Perché se è vero che oggi tutto fa brodo, il termometro di valutazione delle news è “scoppiato” dalle pressioni del progresso tecnologico, ovvero delle repentine visualizzazioni e “mi piace” senza tener conto della qualità di ciò che fa notizia. Cioè della profonda verità (che va sempre accertata), dei meccanismi del clamore che inducono a “lapidare” o assolvere, Cosicchè il profilo umano, le conseguenti ripercussioni della divulgazione della notizia sulle vite dei protagonisti, finiscono nelle riflessioni di un giornalismo d’altri tempi. Un triste suicidio fino a qualche decennio addietro si “trattava” con la notizia da dieci righe nell’elenco delle news brevi, con appena le iniziali del povero sventurato. Sui social come sulla stampa, ancor oggi queste notizie di cronaca nera fanno apertura con grande risalto, foto e dettagli di ipotesi da rabbrividire, come se tutto avesse un senso logico. La disperazione e l’incoscienza non tratteggiano la cronaca triste del dramma umano, ma il post come la “news” deve solo soddisfare l’esigenza di massima curiosità dell’utente.

Ma la vetrina ricorda anche il sapore antico di valori d’altri tempi. Quelli delle vetrine che nei salotti delle famiglie custodivano gli oggetti di valore, financo quelli sudati a prezzi di tanti sacrifici, esposti con orgoglio per sottolineare le occasioni di ritrovo memorabili.

La vetrina vuole mettere le cose al proprio posto. Le cose belle al primo posto, senza tralasciare il confronto e la proposizione costruttiva del giornalismo che promuove un nuovo umanesimo fatto di moderne tecnologie ma ancorato ai valori che portano lontano, che non muoiono dopo l’esaurimento del conteggio dei “mi piace” e al sensazionalismo della prima ora.

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