Palermo, 28 anni dalla strage Borsellino. Musumeci: “Pianta sana e robusta da alimentare con la verità”. Anci Sicilia:bandiere a lutto e un minuto di silenzio
“Dopo 28 anni da quel maledetto 19 luglio, un velo di mistero copre ancora l’identità di mandanti ed esecutori della strage in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. L’attentato di via D’Amelio chiama in causa negligenze che possiamo meglio definire connivenze, di uomini e apparati che avrebbero dovuto difendere un uomo-simbolo della lotta alla mafia. Paolo Borsellino è stato e rimarrà un esempio di integrità morale, capacità professionale e dedizione allo Stato. La sua figura e il suo modus operandi hanno lasciato una traccia, un seme, dal quale è nata una nuova coscienza e anche un rinnovato vigore nella lotta alla criminalità e al malaffare. Una pianta sana e robusta che oggi va alimentata con la verità sulle connivenze e le complicità”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci in occasione del 28esimo anniversario della strage di via D’Amelio.
Anci Sicilia ha invitato tutti i Sindaci siciliani ad esporre le bandiere a mezz’asta e ad osservare un minuto di silenzio alle 17.58 in occasione del 28esimo anniversario della strage di via D’Amelio. “Nel giorno del ricordo della strage di via D’Amelio a Palermo in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina ciascuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo nel coltivarne la memoria e nell’affermare con il proprio impegno quotidiano la cultura della trasparenza e della legalità”. – ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia