Papa Francesco: “Nel Nord Africa ci sono lager, criminale sfruttamento dei migranti”
(Adnkronos) – "C’è un problema che a me preoccupa, che è il problema Mediterraneo. Per questo vado in Francia. È criminale lo sfruttamento dei migranti". Così il Papa parlando con i media sul volo di ritorno da Lisbona, riferendosi al viaggio che farà a Marsiglia a fine settembre. "Il Mediterraneo è un cimitero, ma non è il cimitero più grande. Il cimitero più grande è il Nord Africa", ha detto ancora E dopo aver sottolineato che la sua salute va bene, ha affermato: “I pastori che, in qualche modo, non si sono presi le loro responsabilità devono farsi carico di questa irresponsabilità”, ha affermato inoltre Bergoglio parlando della piaga della pedofilia. Proprio in Portogallo, dove il Papa è andato in questi giorni per la Gmg, è stato pubblicato a febbraio un rapporto sulla realtà degli abusi: quasi 5mila bambini sono state vittime negli ultimi decenni. ”Come tutti sapete, – ha detto il Papa come riportano i media vaticani- in maniera molto riservata ho ricevuto un gruppo di persone che sono state abusate. Come sempre faccio in questi casi, abbiamo dialogato su questa peste, questa tremenda peste. Nella Chiesa si seguiva più o meno lo stesso comportamento che si segue attualmente nelle famiglie e nei quartieri: si copre… Pensiamo che il 42% degli abusi avviene nelle famiglie o nei quartieri. Dobbiamo ancora maturare e aiutare a scoprire queste cose”. ”Nella Chiesa – ha detto Francesco- c’è una frase che stiamo usando continuamente: tolleranza zero, tolleranza zero. E i pastori che, in qualche modo, non si sono presi le loro responsabilità devono farsi carico di questa irresponsabilità… È molto duro il mondo degli abusi e per questo, esorto ad essere molto aperti su tutto questo. Il processo nella Chiesa portoghese sta andando bene. I numeri a volte finiscono per essere esagerati, un po’ per i commenti che sempre ci piace fare, ma la realtà è che sta andando bene e questo mi dà una certa tranquillità". Il Papa ha inoltre ripetuto che “nella Chiesa c’è spazio per tutti”, però non tutti hanno gli stessi diritti, come le donne, e i gay, che non possono ricevere tutti i sacramenti. Come spiega questa incoerenza? “La Chiesa è aperta a tutti. Poi ci sono legislazioni che regolano la vita della Chiesa. Non dare i sacramenti non significa chiudere”, ha detto il Pontefice. “Ognuno incontra Dio nella Chiesa, che è madre e guida ognuno per la sua strada. Tutti sono accolti, poi ognuno nella preghiera, nella pastorale cerca il modo di andare avanti. Il Signore è chiaro: c’è posto per tutti. C’è chi non capisce la Chiesa come madre, e la ritiene una ditta in cui per entrare devi fare qualcosa di specifico. A me non piacciono le riduzioni. Questo non è cristiano. La Chiesa madre accompagna”, ha osservato Francesco. Il suicidio è “un problema attuale. È una cosa che succede“, ha denunciato il Papa aggiungendo: “Oggi il suicidio giovanile è importante, è importante il numero. Ce ne sono. I media non lo dicono tanto”. Bergoglio riferisce di alcuni dialoghi con i giovani alla Gmg: “Qui sono rimasto in dialogo con i giovani – non nella Confessione – ho approfittato per dialogare. Un bravo ragazzo mi ha detto: “Posso farti una domanda? Cosa pensa del suicidio?”. E alla fine mi ha detto: “Grazie, perché l'anno scorso io ero indeciso se farlo o non farlo”. Tanti giovani angosciati, depressi, ma non solo psicologicamente … poi in alcuni Paesi che sono molto molto esigenti nell'università, i giovani che non riescono a ottenere la laurea o a trovare lavoro si suicidano, perché sentono una vergogna molto grande. Non dico che sia una cosa di tutti i giorni, ma è un problema. È un problema attuale. È una cosa che succede”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)