Patrizia Mirigliani a Radio Cusano Campus: “Miss Italia torna a Salsomaggiore. Sarà un evento bellissimo”
Tra gli ospiti più attesi questa settimana a That’s Amore, il programma di Radio Cusano Campus condotto da Annalisa Colavito e Arianna Ciampoli, sicuramente Patrizia Marigliani, patron di “Miss Italia”, che ha annunciato la ripresa della collaborazione dello storico concorso con la città di Salsomaggiore Terme.
“Sono felice perché torniamo a Salsomaggiore dal 7 all’11 novembre, sarà un evento bellissimo. È un ritorno di Patrizia questo, nel senso che è sofferto e voluto da me perché so che sarebbe stato innanzitutto un piacere per mio papà ma poi è sempre stata la mia aspirazione. Quest’anno non premieremo soltanto il valore e la bellezza delle donne ma anche il valore del talento attraverso degli stilisti di Confartigianato che faranno degli abiti particolari. Non posso dire di più, lo scopriremo man mano in questi giorni, ma sono veramente felice” ha commentato Mirigliani, aggiungendo: “Porteremo il made in Italy di cui tutti abbiamo bisogno, la forza della nostra Italia è quella e noi racconteremo molto made in Italy attraverso Confartigianato e il presidente Marco Veranelli. È una persona stupenda, ha ideato con noi il progetto di raccontare non solo la bellezza ma raccontiamo anche il talento dei giovani, stilisti e stiliste”.
Un luogo, Salsomaggiore, che Patrizia porta nel cuore: “Io andavo da bambina a Salsomaggiore con mio padre e mia madre, avevo 5 anni e li sembrava un mondo incantato. Venivo da Trento, era una città molto carina, però lì c’era un’atmosfera bella, romantica, questo albergo Grand Hotel di Milano che mi sembrava un castello. Per cui io da bambina dormivo su questi letti altissimi in mezzo a tutti questi affreschi e sognavo e poi vedevo le mie regine che erano le Miss e le sognavo. Erano gli anni della felicità con mio papà, grande uomo con questo sguardo magnetico, e mia mamma, una donna molto bella e molto elegante”.
Bella e elegante come le Miss che Patrizia ha conosciuto nel corso di questi anni: “Ricordo la mamma di Roberta Capua, Marisa Jossa, che è stata la prima miss di mio papà nel ‘59. È incredibile questa storia perché a distanza di anni il destino ha voluto che fosse incoronata Miss Italia proprio sua figlia Roberta. Come dimenticare Martina Colombari che è stata incoronata da Alain Delon che è arrivato a Salsomaggiore con l’elicottero: tutte le donne lo aspettavano, non c’era solo un mondo di bellezza ma di glamour”.
Il profilo delle ragazze che partecipano a Miss Italia è cambiato nel corso di questi anni, ne è convinta Patrizia Mirigliani: “Donne come la Mangano o la Loren erano tanto diverse l’una dall’altra perché erano gli anni del dopoguerra e della povertà, era forte il desiderio di rinascere: Sofia Loren è venuta a Miss Italia con un abito che le è stato prestato. Oggi, tutto sommato, c’è un benessere nel mondo dei giovani abbastanza dilagante: una ragazza se può comprarsi un vestito non deve andare a spendere tanto perché ormai ci sono dei brand che fanno delle cose molto belle a costi abbordabili. C’è una bellezza diversa: anni fa tu distinguevi la ragazza ricca da quella povera. Oggi tutte le ragazze hanno la possibilità di avere un bel vestito, un bel trucco, dei bei capelli: la differenza è che oggi arrivano ragazze che magari hanno due lauree, anche perché io ho portato ai trent’anni l’età delle miss. Per cui le ragazze magari si sono sposate, hanno figli, sono le donne di oggi, quelle multitasking che fanno tante cose insieme e le fanno anche bene perché sono donne al passo coi tempi. Mi piacciono molto queste ragazze”.
E visto che il fil rouge di “That’s Amore” è il sentimento più nobile al mondo, Patrizia Mirigliani ha svelato a Colavito e Ciampoli la sua concezione dell’amore: “I miei genitori sono stati sposati 65 anni, quindi ho avuto sempre l’esempio di questo modello di coppia che, nonostante gli alti e bassi, si è sempre voluta bene. Quando piangevo per amore, perché ero molto romantica, mio padre mi diceva “non piangere troppo per gli uomini, pensa a realizzarti a costruire un futuro”. Le donne in carriera hanno difficoltà a trovare un compagno di vita e questo mi dispiace molto. Per una donna impegnata sarebbe bello avere vicino qualcuno che le vuole bene e che le è vicino perché noi abbiamo bisogno di questo, amore puro. A volte ci vedono come nemiche perché abbiamo un ruolo, perché magari siamo forti. Io sono una donna forte ma sono anche fragile: questa fragilità non riescono a vederla, non la capiscono, e questo mi dispiace molto”.
“Io ero innamorata dell’amore da ragazza” ha proseguito Mirigliani, aggiungendo: “Poi ho capito che alcuni erano sogni perché la realtà era molto diversa. Quando è morto mio padre ho cominciato a diventare la “patron”, non ero più la “figlia del patron”. C’è stato ancora di più un distacco dal mondo maschile come se appunto non andasse bene questo tipo di competizione, quando gli uomini non si rendono conto di quanto possono essere importanti nella nostra vita”.
Una vita, quella di Mirigliani, in cui l’amore ha avuto sempre un posto fondamentale: “C’è stato un amore quando avevo 15 anni per un ragazzo più grande di me di 8 anni: stato un amore che è durato almeno 8 anni, è stata la mia prima esperienza in tutti i sensi. Ero una ragazza che scalpitava sempre, desiderosa anche di esperienze, parlo di vita, non sentimentale. La scelta di trasferirmi da Trento a Roma, cambiare la mia vita, ha creato un po’ di distacco con questa persona: ma io avevo bisogno anche di cambiare qualcosa, di evolvermi, magari di lavorare. Poi c’è stato l’amore per il padre di mio figlio che è stato un grande amore perché mi ha convinta a lasciare Roma e tornare a vivere a Trento e diventare mamma. Questa è la cosa più bella di cui sono orgogliosa, fiera e felice che sia successa”.