Pignoramento conto corrente sparisce da bozza Manovra 2024
(Adnkronos) – Via la parola 'pignoramenti' e la possibilità di ulteriori passaggi prima di procedere al "recupero coattivo". Una nuova bozza della Manovra 2024, in possesso dell'Adnkronos, mette fine al polverone sul caso dei pignoramenti lampo dal conto corrente del debitore. L'articolo 23 sulle modalità per contrastare l'evasione fiscale prevede che "al fine di assicurare la massima efficienza dell'attività di riscossione, semplificando e velocizzando la medesima attività, nonché impedendo il pericolo di condotte elusive da parte del debitore, l'agente della riscossione può avvalersi, prima di avviare l'azione di recupero coattivo, di modalità telematiche di cooperazione applicativa e degli strumenti informatici, per l'acquisizione di tutte le informazioni necessarie al predetto fine, da chiunque detenute". "Le soluzioni tecniche di cooperazione applicativa – si legge – e di utilizzo degli strumenti informatici per l'accesso alle informazioni di cui al comma 1 sono definite con uno o più decreti del Ministero dell'economia e delle finanze, nel rispetto dello Statuto dei diritti del contribuente, sentito anche il Garante per la protezione dei dati personali, ai fini dell'adozione di idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, attraverso la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo", in conformità con le disposizioni del regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e del decreto legislativo 30 giugno 2003. Forza Italia intanto vuol vederci chiaro su alcuni aspetti della manovra. A cominciare dal nodo della cedolare secca e l'aumento dell'Iva su pannolini, alimenti per bambini e assorbenti. Non a caso, all'ora di pranzo si fa sentire Antonio Tajani che avverte gli alleati: ''Non abbiamo ancora chiuso la legge di bilancio''. Una frase che suona come una sorta di monito e vale un 'fermi tutti, la partita è ancora aperta'. Al numero uno azzurro fa eco il portavoce azzurro, Raffaele Nevi che in diretta tv premette (''la manovra nello schema ci convince"), elenca le cose positive (''Ci sono 15 miliardi di riduzione delle tasse dal taglio del cuneo fiscale alla riforma dell’Irpef alla decontribuzione per le donne che lavorano''), per poi lanciare un preciso avvertimento: ''Su alcune cose vogliamo approfondire e ragionare perché aumentare le tasse, anche se su cose particolari, è sempre una scelta sbagliata quindi cercheremo di convincere i nostri alleati". Mentre i due big azzurri intervengono, intanto il Mef con una nota fa sapere di aver inviato il disegno di legge di bilancio alla presidenza del Consiglio per consentire la trasmissione al Parlamento, al termine delle operazione tecniche di rito. Tajani, raccontano, ha voluto tenere aperta ancora la trattativa sulla manovra perchè vanno sciolti almeno due nodi ancora sul tavolo. Forza Italia resta nettamente contraria alla stretta sulle tasse immobiliare, in particolare vede rosso di fronte all'aumento della cedolare secca sugli affitti brevi. Per il partito guidato da Tajani il confronto su questo tema è ancora aperto e si attende un approfondimento promesso a breve dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Quanto all'aumento dell'Iva per assorbenti e pannolini, poi, il partito di Silvio Berlusconi esprime più di qualche riserva. I dubbi sono tanti. Scampato pericolo, invece, sull'ipotesi di prelievo forzoso sui conti correnti, smentito da Giorgia Meloni in persona. Il ministero dell'Economia, come si legge in una nota, ha inviato il disegno di legge di bilancio alla presidenza del Consiglio per consentire la trasmissione al Parlamento, al termine delle operazione tecniche di rito. "Il testo presentato è coerente con i principi di responsabilità e serietà annunciati dal governo nel rispetto della tutela delle fasce più deboli e della tenuta dei conti pubblici". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)