Regione Sicilia, governo Schifani chiude sei uffici speciali

Il 31 gennaio, in anticipo rispetto alle scadenze stabilite, cesseranno la loro funzione cinque degli otto uffici speciali regionali temporanei, mentre un sesto proseguirà l’attività fino al 31 dicembre 2023. Lo ha deliberato la Giunta regionale riunita questo pomeriggio, su proposta del governatore Renato Schifani, nell’ottica della razionalizzazione prevista dalla legge regionale n. 10 del 2000 e del contenimento delle spese. 
«Così come già annunciato – sottolinea il presidente della Regione – riorganizziamo la macchina dell’amministrazione regionale. Il personale dei disciolti uffici speciali andrà a potenziare i dipartimenti nei quali è necessario rinforzare gli organici». 
 Si tratta degli uffici: Progettazione (le cui competenze transiteranno al dipartimento regionale Tecnico); Recupero crediti derivanti da sentenze della Corte dei Conti (Ufficio legislativo e legale della Regione); Immigrazione (dipartimento della Famiglia); Comunicazione per la salute e Sanità veterinaria e sicurezza alimentare (Dasoe). L’ufficio speciale per l’Edilizia scolastica e per lo stralcio dei pregressi interventi Prof e Oif resterà in funzione fino al 31 dicembre 2023, dovendo completare le certificazioni di spesa degli interventi a valere sul Po Fesr 2014/20. Successivamente le funzioni saranno esercitate dal dipartimento dell’Istruzione.

Proseguono la loro attività gli uffici previsti da apposite leggi: Liquidazioni e Centrale unica di committenza, che comunque saranno oggetto di una riorganizzazione attraverso un apposito disegno di legge che sarà predisposto dall’assessore all’Economia.

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