Rientro a scuola, tra misure e rinvii

Mentre il 14 settembre, data in cui la maggior parte degli studenti torneranno sui banchi, si avvicina, si continua a lavorare per far sì che per l’inizio di questo nuovo anno scolastico avvenga nel modo più sicuro possibile. Gli studenti potranno stare senza mascherina al banco se in condizione di distanziamento di almeno un metro. E’ quanto ha ribadito il Comitato tecnico scientifico in un documento pubblicato al termine della riunione di ieri sulla riapertura delle scuole in sicurezza. ”L’apertura delle scuole è una esigenza primaria del Paese, ma lo è altrettanto la sicurezza e la continuità delle attività”, si sottolinea nella nota. “Pertanto accanto alle esigenze didattiche e formative, è necessario prendere in considerazione il principio di precauzione, la protezione dei lavoratori, la efficacia, la sostenibilità e la accettabilità delle misure proposte.

Lavoriamo tutti insieme e riconsegniamo le scuole ai nostri studenti: il Paese ce ne sarà riconoscente. Abbiamo una responsabilità storica grande. Sarà un anno duro. Ma anche l’inizio di un percorso diverso. Avremo le risorse dall’Europa con cui costruire la scuola di domani, a partire dagli insegnamenti di questi mesi. Abbiamo le idee e il coraggio per realizzarle”, ha scritto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in una lettera inviata ai docenti e tutto il personale scolastico.

“C’è una battaglia da portare avanti su tutte: quella per eliminare le classi sovraffollate, le cosiddette classi pollaio. Abbiamo cominciato a intervenire sul provvedimento che ha dato loro origine: il Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81. Già oggi possiamo derogarvi, per l’emergenza, abbassando il numero di alunni per classe. Porteremo avanti questo percorso”, ha aggiunto Azzolina.

“Ancora una volta l’Italia in prima fila per elaborare strategie utili per combattere il coronavirus. Grazie al ministro @robersperanza oggi 53 Paesi si confrontano con l’Oms sulla riapertura delle scuole in sicurezza. Questa oggi è la nostra priorità“, aveva scritto su Twitter il premier Giuseppe Conte ieri in occasione della conferenza sulla riapertura delle scuole in sicurezza organizzata con l’Oms a cui hanno partecipato 53 Paesi.

E mentre è stato sciolto anche il nodo dei trasporti, con nuove misure per aumentare la capienza dei mezzi pubblici in condizioni di sicurezza, per favorire la ripresa ordinata dell’attività scolastica, economica e culturale del Paese, c’è nel frattempo chi ha deciso di posticipare l’inizio dell’anno scolastico 2020-2021 anche di 10 giorni. A parte l’Alto Adige, dove è stato stabilito che la prima campanella suonerà il 7, in Abruzzo si inizierà il 24 settembre. Anche a Positano gli studenti torneranno in classe il 24. In Sardegna invece la campanella suonerà il 22.

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