Roccavaldina, Convito 2024: ecco le modalità degli organizzatori

L’affondo nella tradizione di Roccavaldina, dove si era soliti celebrare la festa del Convito con il sacrificio di un vitello, che avveniva in piazza, dopo averlo bendato, trascinato, deriso e poi macellato, ha provocato una tempesta di reazioni social contro il rito, in primis delle associazioni animaliste, che hanno inondato di mail gli organizzatori, il Comune e notevole è stato di dibattito sulla rete. Ed è giunta la puntualizzazione sulla pagina facebook istituzionale dell’organizzazione che fornisce i dettagli della manifestazione che si svolgerà la prima domenica di agosto, giorno 4: “A Chiarimento sulla Festa del Convito e delle notizie non veritiere comparse in queste ore sugli organi di stampa. L’intervento del sindaco Salvatore Visalli: in relazione alla celebrazione in oggetto, sono pervenute, principalmente da parte di Associazioni animaliste, numerose e-mail indirizzate anche alla S.S., che inopinatamente ed in modo del tutto infondato sostengono che durante la festa del Convito il vitello verrà bastonato, terrorizzato, ornato, bendato, sgozzato e financo macellato. Nel respingere le ingiuriose ed infamanti accuse di maltrattamento animale si rassicura che il redigendo programma del Convito prevede che un vitello, già svezzato, munito dei requisiti richiesti dall’anagrafica veterinaria, sia condotto in una breve sfilata da “Piano Rosario” alla Piazza antistante il “Castello” senza alcun bendaggio e/o ornamento che possa arrecare all’animale un qualsiasi tipo di sofferenza. Il vitello, se le condizioni lo consentiranno, accompagnato da personale di supporto, dovrà percorrere un tragitto di circa 200 metri e per una durata di max trenta minuti. Durante la passeggiata, nel rispetto massimo del benessere animale, il vitello sarà salvaguardato da qualsiasi azione / omissione che possa rappresentare, anche in forma potenziale, maltrattamento, sevizia o strazio (compresi patimenti psicologici). Al termine di questa semplice apparizione, il vitello, mediante idoneo veicolo autorizzato al trasporto animale, ritornerà al luogo di appartenenza. Il programma rituale, per rispettare quanto riportato negli annuari, trattandosi di manifestazione storico culturale risalente al 1780, finanziata anche dalla Regione siciliana, proseguirà nelle giornate successive con un banchetto a base di riso e carne di vitello (comprata presso i normali canali di rivendita quali macellerie e supermercati)”.

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